Il 29 marzo 2024 il Giappone ha testato con successo le modifiche al proprio cacciatorpediniere portaelicotteri JS Kaga, per trasformarlo in una portaerei leggera in grado di trasportare e far decollare i caccia F-35. Si tratta della prima portaerei di cui il Giappone dispone dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando gli Stati Uniti imposero il disarmo del Paese nipponico e la modifica della sua Costituzione in senso anti-militarista. Le crescenti tensioni con la Cina per il tentativo di espansione di Pechino verso il Pacifico e il progressivo allargamento della sua flotta, ma anche la rivalità con la Corea del Nord e la Russia, hanno portato Tokyo a riconsiderare la propria posizione: in accordo con gli USA, dall'ottobre 2021 è in atto un progressivo riarmo del Paese in tutti i settori, compreso quello navale. Le modifiche alla JS Kaga sono state svelate presso la base navale di Kure, nella prefettura di Hiroshima e saranno apportate anche a una seconda nave che diventerà una portaerei: si tratta della JS Izumo. La Cina si è già dichiarata preoccupata rispetto all'iniziativa giapponese e questo ha aumentato il livello di tensione in Estremo Oriente.
Per il Giappone la principale finalità della realizzazione di due portaerei è il contenimento della Cina nei suoi mari rivieraschi e la potenziale difesa dell'isola di Taiwan, primo possibile obiettivo militare cinese nel caso di un tentativo di espansione territoriale verso il Pacifico. È un obiettivo che Tokyo condivide con gli Stati Uniti e altri alleati, in particolare India e Australia. I 4 Paesi, non a caso, si sono uniti recentemente in un'alleanza militare chiamate QUAD.
L'iniziativa nipponica si inserisce inoltre in un più ampio programma di riarmo che ha visto, a partire dall'ottobre 2021, la creazione di un'unità militare anfibia e il lancio di una nuova classe di fregate moderne.