Gli abitanti del Giappone vengono chiamati anche “nipponici” perché i giapponesi chiamano il proprio Paese Nihon o Nippon, secondo la pronuncia classica, che letteralmente significa “[luogo di] origine del sole”, che possiamo tradurre con “Paese del Sol Levante”: un riferimento al fatto che anticamente il Giappone era la terra conosciuta più a est. Da “Nippon” deriva quindi l'aggettivo “nipponico”.
In gran parte del mondo invece, si dice Japan, Giappone, da cui l’aggettivo “giapponese”. Il termine “Giappone” è quindi quello che in linguistica si chiama un esonimo, ovvero un nome per un Paese o per una popolazione utilizzato fuori da quel Paese stesso. “Nippon” è invece un endonimo, cioè il nome di un luogo nella lingua di chi abita quel luogo. Ora, la domanda è: perché si usano questi due termini, così diversi? Per rispondere, partiamo dal termine “nippon”: capendo le origini e il significato di questa parola, arriveremo al termine “Giapponese”.
Nippon, la terra del Sol Levante: ecco cosa significa il termine
La parola Nippon (in giapponese 日本), con la quale i giapponesi chiamano il loro Paese, è composto da due kanji, i caratteri usati nella lingua giapponese, che significano rispettivamente “origine” e sole”. Per questo motivo, il Giappone è anche noto come il Paese del Sol Levante.
La prima attestazione scritta di questo termine si trova nel Libro dei Tang, un’opera storica cinese del 703, che narrava le gesta della dinastia cinese Tang. Fu proprio attorno a quel periodo infatti, che i giapponesi cominciarono gradualmente a chiamare il proprio Paese in questo modo.
Prima di questo periodo storico, i cinesi si riferivano ai giapponesi con il termine Wa, presumibilmente con il significato di “sottomesso”. Questa parola però suonava offensiva per i giapponesi, poiché suonava simile al termine che significava "nano, basso di statura". Per questo motivo, a partire dal VII secolo, i giapponesi cominciarono a presentare la propria Terra con il nome Nippon, origine del Sole per l’appunto. La pronuncia moderna di Nippon è diventata Nihon, il termine ad oggi più usato nella lingua parlata.
Da Marco Polo ai portoghesi: come si è diffuso il termine “Giappone”
Come si sia arrivati alla parola Giappone non è certo. Secondo Treccani l'etimologia corretta viene dal cinese antico. I cinesi chiamavano la Terra del Sol Levante Jih Pen-Kuo (Kuo: Paese; Jih Pen: origine del sole). Il viaggiatore veneziano Marco Polo, che raggiunse la Cina nel 1275, menziona i giapponesi nel suo resoconto di viaggio Il Milione con il termine Cipangu, trascritto proprio dall'antico cinese.
Bisogna considerare che gli europei non ebbero contatti diretti con il Giappone fino al 1542-1543. Ne sentivano però parlare proprio dalla Cina e dai Paesi del Sudest asiatico, con i quali intessevano fitte relazioni. Pare che proprio i mercanti portoghesi, attivi nel XVI secolo nello Stretto di Malacca, abbiano portato per primi in Europa le parole malesi e indonesiane Jepang, Jipang e Jepung, anch'esse derivanti dall'antico cinese. Il termine si è quindi imposto nel mondo.