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8 Ottobre 2023
14:00

Il Salto Ángel in Venezuela si aggiudica il primato di cascata più alta del mondo: cade per quasi 1 km

Il Salto Ángel, con oltre 800 metri di caduta libera e un dislivello di 980 metri, è la cascata più alta del mondo. Si trova in Venezuela ed è un luogo di grande importanza naturale e culturale.

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Il Salto Ángel in Venezuela si aggiudica il primato di cascata più alta del mondo: cade per quasi 1 km
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In Venezuela, nel parco nazionale di Canaima, in un luogo isolato e immerso nella natura della foresta amazzonica, sorge il Salto Ángel, la cascata più alta del mondo, nota anche come Angel Falls. In questo luogo le acque del Kerepá-kupá-merú precipitano per ben 807 metri in caduta libera, 15 volte di più rispetto alle imponenti cascate del Niagara, coprendo un dislivello totale di 979 metri e dando vita a uno spettacolo maestoso. La cascata supera Tugela Falls in Sudafrica e Tres Hermanas in Perù, seconda e terza in classifica rispettivamente con dislivelli di 948 metri e 900 metri.

Fortunatamente, nonostante la sua bellezza, il Salto Ángel riesce a resistere al turismo di massa anche grazie alla difficoltà di accesso e ad alcune strategie di protezione (come il numero contingentato di turisti). Vediamo nel dettaglio la sua storia, l’ambiente in cui sorge e l’importanza di questa cascata.

L’ambiente del Parco Nazionale Canaima

La cascata del Salto Ángel si trova nel parco nazionale di Canaima, nello stato federato di Bolivar, in Venezuela. Questo grandissimo parco, come tutta quest'area dell'America meridionale situata fra Venezuela, Guyana e Brasile, è contraddistinto dalla presenza dei Tepui (che nella lingua locale, il Pénom, significa “montagna”). I Tepui sono la formazione geologica caratteristica di questo parco e sono particolari montagne isolate e dalla cima piatta che si ergono verticalmente per centinaia di metri sulle pianure circostanti.

Queste montagne, che sono altopiani tabulari, sono il frutto del sollevamento geologico e dell’erosione selettiva: per capire meglio come sono fatte si può immaginare un’enorme pianura rialzata su un gradino verticale di centinaia di metri, sollevata rispetto alla pianura che la circonda. Di solito i Tepui sono lontani l’uno dall’altro e isolati dall’ambiente circostante e per questo costituiscono un’importante area per la biodiversità (ci sono numerose specie tipiche), oltre a riscuotere un notevole interesse geologico.

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Esempio di Tepui, nel Venezuela (credit: Stig Nygaard)

Il Tepui Auyantepuy

Il Tepui più famoso del parco di Canaima è l’Auyantepuy, conosciuto in lingua Pénom come “Montagna del diavolo”: geologicamente è un altopiano di arenaria (composta principalmente da granuli di gneiss e granito) situato nel massiccio occidentale dello Scudo della Guyana. Questo Tepui ha un'altezza massima di 2.450 m e si eleva sopra la valle di Camarata. L'erosione ha scolpito questo Tepui nel corso di milioni di anni, creando pareti ripide e piattaforme rocciose in cima. La cima dell’Auyantepuy è lunga 35 km e larga 25 km ed è famosa per essere il Tepui da cui il Salto Ángel ha origine.

Nonostante questo altopiano sia incorniciato da diversi fiumi (dai fiumi Carrao, Kukurital e Aicha), la cascata ha origine dalla caduta di un torrente minore che, secondo la toponomastica indigena, dovrebbe chiamarsi Kerepá-kupá-merú (che tradotto significa “cascata del luogo più profondo”). Questo torrente ha origine da un altro fiume da cui si biforca. A causa delle abbondanti precipitazioni amazzoniche nella stagione umida e della leggera pendenza dell'altopiano, il torrente è ben alimentato e si dirige verso la parete NE dell'altopiano: raggiunto il limite del Tepui dà vita alla maestosa cascata più alta del mondo. Tra dicembre e marzo invece, nella stagione secca, la cascata ha una portata più ridotta e per alcuni giorni può verificarsi che l'acqua non arrivi nemmeno alla fine della cascata perché viene vaporizzata prima.

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Cima dell’Auyantepuy da cui ha origine la cascata più alta del mondo. credit: Francisco Becerro

La scoperta del Salto Ángel

Sicuramente i primi ad avvistare la grande cascata sono stati gli indigeni americani, ma dal ‘600, con le spedizioni di colonizzazione dell’America, ci sono numerose testimonianze di europei che hanno potuto vedere il Salto Ángel. Ad esempio, Il Tepui Auyan appare per la prima volta in una mappa di un europeo, Fray Carlos, nel 1772, a Barcellona. In epoca più moderna, nel 1927, gli esploratori Juan Mundó e Felix Cadorna, alla ricerca delle foci del fiume Carrao in Venezuela, vennero a sapere dagli indigeni dell'enorme cascata che scendeva dall'Auyantepuy. Per questo raggiunsero la base del Tepui e riuscirono ad ammirare la cascata, che Mundò definì "il grande salto che”, a suo dire, “superava in altezza e magnificenza ogni altra cascata”.

Nonostante ciò, anche per la difficoltà di essere raggiunta, la cascata non fu pubblicizzata e rimase sconosciuta al mondo fino al 1937. Quell’anno l'aviatore e cercatore d'oro americano James Ángel avvistò la cascata dal suo aereo, portando la notizia a Ciudad Bolivar, la capitale del Bolivar. L’aviatore, per ammirare la cascata, atterrò con il suo aereo in cima al Tepui, ma rimase bloccato nel fango. La ricerca e il salvataggio di Jimmy Angel furono pubblicizzati dalle agenzie di stampa internazionali, il che gli diede celebrità al luogo e fece sì che la cascata venisse chiamato da molti “Angel Falls”.

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Il Salto Angel dal basso. credit: Berrucomons

La cascata Salto Ángel tra cinema e cultura 

Come si può capire anche dal significato dei nomi indigeni di questi luoghi e di queste forme della Terra, per la cultura locale questi luoghi sono molto importanti, soprattutto perché sono considerati sacri. Non è un caso che i nativi abbiano chiamato Il Tepui Auyan "Montagna del Diavolo" e lo stretto canyon che porta alle cascate come "Canyon del Diavolo". Gli indigeni considerano queste montagna la dimora degli spiriti maligni e per questo sono in soggezione di fronte a esse e hanno paura ad avvicinarsi: non è un caso che il paese indigeno più vicino alla cascata disti circa 50 km.

Con l’avvento di uomini europei e statunitensi, invece, le cascate hanno assunto un altro ruolo: sono diventati un'importante meta turistica e anche artistica. Infatti, il Salto Angel ha attirato l'attenzione non solo dei visitatori, ma anche di registi e produttori cinematografici da tutto il mondo, diventando uno sfondo cinematografico. Uno dei film più noti in cui è apparso il Salto Ángel è stato Up del 2009, un famoso film d'animazione in cui una casa è sollevata in aria dai palloncini e attraversa paesaggi sorprendenti, tra cui la spettacolare cascata.

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