La città con più edifici rivestiti di marmo al mondo non si trova in Italia come qualcuno potrebbe pensare, ma in Asia: stiamo parlando di Ashgabat, la capitale del Turkmenistan. Per darvi un'idea, parliamo di oltre 4,5 milioni di m2 di marmo bianco di Carrara. Si tratta di una cifra gigantesca, tanto che la città si è aggiudicata nel 2013 il Guinness World Record per "la città con la più alta densità di edifici rivestiti in marmo".
Ma per quale motivo è stata usata così tanto questa pietra? E qual è la storia di questa città?
Breve storia della città
Per capire quale ragione si nasconde dietro a tutto questo lusso sfrenato, dobbiamo prima fare un passo indietro e parlare brevemente della storia di Ashgabat. La città sorge in Asia Centrale, nella zona centrale del deserto del Karakum ed è la capitale del Turkmenistan dal 1924.
Fondata nel 1881, questa città è stata quasi interamente rasa al suolo da un violento terremoto di magnitudo 7.1 nel 1948 e si stima che, in quell'occasione, morirono circa 110 mila persone. La capitale venne quindi ricostruita nello stile sovietico tipico dell'epoca. Questo almeno fino al '91, quando collassò l'Unione Sovietica e il Turkmenistan divenne ufficialmente un Paese libero.
A quel punto salì al potere il dittatore Saparmurat Niyazov e sotto la sua guida prese ufficialmente il via lo sfruttamento massiccio delle enormi riserve di gas naturale presenti nel sottosuolo, rendendo il Paese uno tra i più prosperosi dell'Asia Centrale.
Questo ha spinto Niyazov a realizzare una nuova capitale, esibendo in pochi km2 tutta la ricchezza acquisita dallo Stato - ricchezza che non si limita solamente alle enormi quantità di marmo usate, ma anche all'oro impiegato: pensate che per realizzare la cupola del Palazzo Presidenziale sono stati spesi circa 250 milioni di dollari!
Il marmo di Ashgabat
La città ha una superficie di circa 22 km2 (pressappoco quanto Aosta) e, dagli anni '90 a oggi, sono stati realizzati 543 nuovi edifici rivestiti con 4.513.584 metri quadrati di lastre di marmo di Carrara bianchissimo. Proprio per questo, come anticipato, si è aggiudicata un record mondiale.
Pensate che solamente lungo la Bitarap Türkmenistan Sayolu - la strada principale di Ashgabat - ci sono 170 edifici allineati per 2,6 km, ricoperti da oltre 1,15 milioni di m2 di marmo.
Ma... di che tipo di edifici stiamo parlando? Si tratta principalmente di edifici pubblici, musei, complessi residenziali e monumenti dedicati ai principali leader politici turkmeni, ai quali si alternano ampie strade e giardini curati nel minimo dettaglio.
Tra tutte le opere in marmo, però, salta particolarmente all'occhio l'Alem Entertainment Center, cioè la ruota panoramica coperta più grande del mondo - anch'essa detentrice di un Guinness World Record dal 2012 - costata circa 170 milioni di euro.
Il turismo però... non c'è
Una città così appariscente di sicuro attrarrà milioni di visitatori ogni anno...o no? Beh, in realtà no. Attualmente il Turkmenistan è tra i 10 Paesi meno visitati al mondo, con soli 8-9 mila turisti ogni anno. Questo è in buona parte legato alle difficoltà nell'ottenere il visto per visitare il luogo, tanto che alcuni paragonano il Turkmenistan alla Corea del Nord in termini di difficoltà di accesso. Se anche riuscite ad ottenerne un visto, sono comunque previsti soggiorni che vanno dai 3 ai 7 giorni - spesso con il vincolo di essere accompagnati da una guida lungo specifici percorsi.
Tra l'altro, i pochi turisti che riescono a raggiungere la capitale affermano che in giro non ci sia nessuno! Questo perché la parte lussuosa della città non è altro che uno specchietto per le allodole, una sorta di vetrina per dare una forte immagine di sé all'estero. La gente che abita ad Ashgabat infatti vive nella periferia, in aree tutt'altro che iper-lussuose e certamente ben lontane dai percorsi turistici che vengono organizzati. Anche molti dei palazzi costruiti in scintillante marmo bianco non sono che degli enormi edifici vuoti, usati solamente per fare bella impressione.
Tuttavia, pare che il regime del Paese, anche se timidamente, sia intenzionato a ridurre l'isolazionismo nei prossimi anni. Un esempio è dato dalla costruzione nel 2013 della zona turistica di Awaza, una sorta di area-vacanze a circa 1 ora di aereo dalla capitale. L'obiettivo? Cercare di emulare il boom avuto dalle metropoli mediorientali come Dubai.
Tra l'altro, una delle attrazioni più curiose del Turkmenistan è la cosiddetta "porta dell'inferno". Per approfondire ecco un video ad hoc che abbiamo realizzato:
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