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28 Febbraio 2024
19:30

La teoria della Terra piatta dall’antichità a oggi

Lo sappiamo: la Terra è rotonda (più o meno) e la sua forma, al contrario di quello che spesso si pensa, era nota già nel mondo antico e nel Medioevo. Ma come hanno fatto i nostri antenati a scoprirla? E perché esiste il terrapiattismo?

A cura di Erminio Fonzo
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La teoria della Terra piatta dall’antichità a oggi
Forma della Terra copertina

La teoria della Terra piatta è l'idea – che ormai sappiamo non scientifica – secondo cui il nostro pianeta avrebbe la forma di un disco piatto. In realtà la Terra, come impariamo fin dalle scuole elementari, ha una forma assimilabile idealmente a un geoide, cioè a un solido simile a una sfera imperfetta, bitorzoluta, la cui superficie è sempre perpendicolare alla direzione della forza di gravità terrestre.

Sebbene le prime civiltà ritenessero che il nostro pianeta fosse piatto, la cognizione della sua sfericità emerse già nel VI secolo a.C. nella Grecia antica e tre secoli più tardi uno scienziato, Eratostene di Cirene, fu in grado persino di calcolarne in modo approssimativo la circonferenza. Nel mondo antico tutte le persone di cultura erano consapevoli che la Terra fosse sferica e tale consapevolezza non si perse né con l’avvento del cristianesimo, né con l’inizio del Medioevo. Tra la popolazione non colta, invece, esistevano opinioni eterogenee e il principio della sfericità non era del tutto affermato, fino a quando, tra XV e XVI secolo, le scoperte geografiche non ne fornirono un’ulteriore dimostrazione. Nell’Ottocento, tuttavia, l’ipotesi della Terra piatta è ricomparsa in forma di teoria del complotto e ancora oggi c’è qualcuno che la ritiene fondata.

GRACE_globe_animation
Animazione del geoide terrestre.

Quando è nata la credenza della Terra piatta: le origini nell'antichità

Sin dall’antichità gli essere umani si sono posti delle domande sulla forma del nostro pianeta. Le prime civiltà avanzate, come quelle vissute in Egitto e in Mesopotamia nel III-II millennio a. C., ritenevano che la Terra fosse piatta e avesse la forma di un disco. L’idea nasceva dal fatto che la forma piatta è quella immediatamente percettibile agli occhi. Infatti, in rapporto al nostro campo visivo la Terra ha dimensioni talmente grandi che non è possibile vederne la curvatura. Credenze simili, non a caso, erano diffuse in numerose civiltà antiche: cinesi, americane, ecc.

Il mondo secondo Ecateo di Mileto (VI a. C.)
Il mondo secondo Ecateo di Mileto (VI a. C.)

La scoperta della forma sferica della Terra da parte dei Greci

L’ipotesi che la Terra fosse una sfera fu avanzata nel VI secolo a.C. da alcuni filosofi greci sulla base di osservazioni empiriche. Per esempio, la forma sferica della Luna e degli altri corpi celesti fece supporre che anche la Terra fosse rotonda. Inoltre, osservando le navi che si allontanavano in mare, i nostri antenati notarono che si vedeva scomparire prima lo scafo e poi gli alberi e le vele, il che si poteva spiegare solo con la presenza di una curvatura.

Con il passare degli anni la cognizione della sfericità si diffuse in misura sempre maggiore e nel IV secolo a.C. Aristotele ne fornì la prima dimostrazione scientifica, osservando che l’ombra proiettata dalla Terra sulla Luna durante le eclissi è rotonda e che le stelle visibili in Egitto non si vedono nelle regioni settentrionali dell’Europa, il che sarebbe impossibile se il Pianeta fosse piatto.

Nel secolo successivo un altro studioso, Eratostene di Cirene, riuscì persino a calcolare la circonferenza della Terra. Osservando la differenza della posizione del Sole tra Alessandria d’Egitto e Siene (oggi Assuan) e conoscendo la distanza tra le due città, calcolò che il Pianeta aveva una circonferenza di 252.000 stadi. Lo stadio era una delle unità di misura più diffuse nel mondo antico, ma non sappiamo con precisione quanto misurava lo stadio usato da Eratostene, perché la sua lunghezza cambiava da luogo a luogo. In ogni caso, il calcolo dava un risultato di 39-40.000 km ed era quasi esatto: oggi sappiamo che la circonferenza polare della Terra è di 39.941 km.

Eratostene insegna ad Alessandria (dipinto del 1635)
Eratostene insegna ad Alessandria (dipinto del 1635).

La conoscenza della sfericità della Terra nel Medioevo

Grazie agli scienziati greci, la cognizione della sfericità della Terra si affermò definitivamente tra le persone di cultura. La teoria non fu messa in discussione dall’affermazione della religione cristiana (con l’eccezione di pochissimi autori), perché la sfericità del Pianeta non è in contrasto con la Bibbia, che non contiene affermazioni chiare sulla forma della Terra. Diverso era il caso della posizione del Pianeta nell’Universo: fino all’età moderna prevaleva la teoria geocentrica, sostenuta anche dalle Sacre Scritture, secondo le quali la Terra è al centro dell’Universo e il Sole le ruota intorno.

Pochi dubbi, invece, sussistevano in merito alla forma sferica, che, sin dal Medioevo, era accettata anche dai dotti del mondo arabo-islamico.
Nella popolazione non colta, le opinioni variavano da persona a persona: alcuni credevano alla Terra piatta, altri erano a conoscenza della sfericità, altri ancora (probabilmente la maggioranza) evitavano di porsi domande sulla forma del Pianeta.

Schizzo di una mappa del XII secolo
Schizzo di una mappa del XII secolo.

L’età delle scoperte geografiche e la prova della sfericità della Terra

Le scoperte geografiche del ‘400 e ‘500 offrirono un’altra prova della forma sferica del Pianeta. Colombo, grazie alla consapevolezza che la Terra fosse una sfera, cercò di raggiungere l’Oriente navigando verso Ovest ma, avendo calcolato male le distanze, approdò in America. Pochi anni dopo, una spedizione spagnola guidata inizialmente da Fernando Magellano fece il «giro completo» del globo. A rigore, non era una dimostrazione definitiva (si può girare in tondo anche su un piano) ma, dopo le scoperte geografiche, la cognizione della sfericità della Terra si diffuse in tutta la popolazione. La teoria della Terra piatta continuò a circolare solo in alcune località, come in Cina, dove la sfericità del Pianeta fu accettata dopo l’arrivo dei missionari europei nel XVII secolo.

Il «ritorno» della Terra piatta

La teoria della Terra piatta è stata reintrodotta nell’Ottocento. «Pioniere» è stato l’inglese Samuel Rowbotham, che alla metà del secolo iniziò a tenere conferenze a pagamento nelle quali spiegava che il Pianeta è un disco piatto circondato da un grande anello di ghiaccio. Le conferenze ottennero un discreto successo e dopo Rowbotham altri autori rilanciarono le sue idee.

Mappa della Terra secondo Rowbotham
Mappa della Terra secondo Rowbotham.

La teoria della Terra piatta non è scomparsa nel Novecento, nonostante i viaggi spaziali abbiano consentito di fotografare la curvatura del Pianeta in tutta la sua maestosità. Molti sostenitori del terrapiattismo sono riuniti nella Flat Earth Society, un’associazione nata nel 1956 in Inghilterra e tuttora attiva.

Il terrapiattismo oggi

Il terrapiattismo procede a ondate: in alcuni periodi è un argomento piuttosto dibattuto, in altri viene dimenticato quasi completamente. Negli ultimi anni la credenza ha avuto una certa diffusione grazie ai social network, che hanno fornito ai terrapiattisti gli strumenti per diffondere la loro teoria. Stando ai dati di Google trends, l’aumento dell’interesse è iniziato nel 2015 e ha raggiunto il picco nel 2019, per poi iniziare a diminuire.

È impossibile calcolare con precisione quante persone credono che la Terra sia piatta. Secondo alcune stime, negli Stati Uniti la teoria sarebbe sostenuta dall’1% della popolazione e in Italia addirittura dal 5,8%. I dati, però, sono probabilmente eccessivi, anche perché le pagine dei terrapiattisti sui social network sono «popolate» in larga parte da troll, cioè utenti che le seguono per prendere in giro chi crede a queste idee.

In ogni caso, il terrapiattismo moderno è diverso da quello antico, perché non si basa, come in passato, sull’ignoranza, ma su motivazioni complottiste: i terrapiattisti di oggi immaginano che dei non precisati «poteri forti» (i governi, la NASA, l’ONU, ecc.) siano consapevoli che la Terra sia piatta, ma vogliano per qualche astrusa ragione tenere nascosta la verità. Non a caso, in genere chi crede alla Terra piatta è anche un convinto sostenitore delle altre teorie del complotto.

Fonti
Umberto Eco, La solita storia della Terra piatta
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