L'asteroide che causò l'estinzione dei dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa, nonché oltre il 70% delle specie viventi all'epoca, proveniva probabilmente dal Sistema Solare esterno, oltre l'orbita di Giove, secondo un nuovo studio presentato sulla rivista Science. L'ipotesi che fu un asteroide a causare l'estinzione di massa del Cretaceo si fece strada nel 1990 grazie a dei ritrovamenti di iridio in Umbria. Il risultato si deve all'analisi isotopica di campioni del sottosuolo terrestre alla profondità in cui si trovano i depositi dell'impatto avvenuto 66 milioni di anni fa nella regione dell'odierna Chicxulub, in Messico, in cui si formò un enorme cratere. Questi campioni mostrano un contenuto di isotopi del rutenio che è compatibile con quelli degli asteroidi carbonacei, che risiedono oltre l'orbita di Giove. I risultati dello studio sembrano escludere definitivamente l'ipotesi che l'estinzione dei dinosauri sia stata causata da una cometa, o da un oggetto della fascia degli asteroidi tra Marte e Giove.
Come avvenne l'estinzione di massa dei dinosauri
Negli ultimi 500 milioni di anni diversi eventi di estinzione di massa si sono verificati sulla Terra, ma il più famoso di tutti è quello avvenuto quando un asteroide delle dimensioni di circa 10-15 km (più grande del monte Everest) colpì la Terra ad una velocità di circa 50.000 km/h nella regione dell'odierna Chicxulub, in Messico. L'impatto con le acque poco profonde del golfo del Messico creò un cratere con 145 chilometri di diametro, causando distruzione su scala planetaria, scaraventando milioni di tonnellate di detriti in atmosfera, oscurando il Sole e gettando la Terra in un inverno nucleare. Questo evento apocalittico causò l'estinzione di più del 70% delle specie viventi, inclusi i dinosauri non aviani, creando le condizioni per l'evoluzione dei mammiferi e, quindi, degli esseri umani.
Come abbiamo scoperto sull'origine dell'asteroide
La maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che il cratere di Chicxulub sia stato generato da un oggetto proveniente dal nostro Sistema Solare che ha impattato la Terra 66 milioni di anni fa. Tuttavia fino ad ora non vi era consenso univoco sulla regione di provenienza dell'oggetto all'interno del Sistema Solare stesso, nè tantomeno vi era consenso univoco sulla natura dell'oggetto, che poteva essere ugualmente un asteroide o una cometa.
Lo studio presentato sulla rivista Science dal team di Mario Fischer-Gödde dell'Università di Colonia (Germania) sembra fare finalmente luce su questi aspetti. L'impatto di Chicxulub di 66 milioni di anni fa ha creato nella crosta terrestre uno strato globale di depositi di materiale che segna il confine geologico tra il Cretaceo e il Paleogene. Studiando quindi la composizione chimica di questi depositi in varie aree della Terra, è possibile tentare di risalire a quella che era la composizione chimica dell'oggetto che ha creato questi depositi.
Il team di scienziati ha quindi misurato la composizione chimica dei depositi sia nella regione di Chicxulub, sia in altri cinque siti di impatto avvenuti tra 36 e 470 milioni di anni fa, unitamente a strati di impatto ancora più antichi, risalenti a 3,5-3,2 miliardi di anni fa. In particolare, gli scienziati si sono concentrati su uno specifico elemento, il rutenio, e sui suoi isotopi (atomi con stesso numero di protoni, ma diverso numero di neutroni). La composizione isotopica del rutenio è come una firma caratteristica confrontabile con quella di diversi tipi di asteroidi o comete.
Da dove proveniva l'asteroide che estinse i dinosauri
I risultati del confronto della composizione isotopica del rutenio mostrano come l'oggetto che ha creato il cratere di Chicxulub sia compatibile con un asteroide di tipo carbonaceo (ricco in molecole a base di carbonio), originatosi nel Sistema Solare esterno, oltre l'orbita di Giove. Questo asteroide è stato probabilmente spinto verso la Terra dalle collisioni con altre rocce spaziali o da influenze gravitazionali nel Sistema Solare esterno, dove i giganti gassosi come Giove generano immense forze di marea in grado di disturbare orbite di asteroidi altrimenti stabili.
Gli altri siti di impatto analizzati hanno invece firme isotopiche più coerenti con gli asteroidi di tipo siliceo, che si sono formati più vicino al Sole. Gli antichi campioni dello strato risalente a 3,5-3,2 miliardi di anni fa sono invece coerenti con gli impatti di asteroidi di tipo carbonaceo che interessarono la Terra durante le fasi finali della sua formazione. I risultati dello studio sembrano quindi far tramontare in maniera definitiva l'ipotesi che a far estinguere i dinosauri sia stato l'impatto con una cometa.