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29 Febbraio 2024
17:15

L’uomo dalla pelle blu, ecco come ha fatto Paul Karason a diventare il “grande puffo”

Paul Karason assunse per oltre 12 anni argento colloidale (fino a 750 ml al giorno) e, come risultato, la sua pelle divenne blu ma non morì. Come è possibile?

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L’uomo dalla pelle blu, ecco come ha fatto Paul Karason a diventare il “grande puffo”
uomo pelle blu

No, non è un fotomontaggio: quest'uomo, un americano di nome Paul Karason, aveva davvero la pelle blu, tanto da aver meritato il soprannome di “Grande Puffo” per via del colore della sua pelle e della barba bianca. Non è nato così, ma lo è diventato: Karason ha infatti assunto per anni un rimedio fai-da-te a base di argento per curare una dermatite, acquisendo però nel frattempo un simpatico colore blu. Dal punto di vista medico, si tratta di argiria, una malattia rara causata da un'eccessiva esposizione all'argento che comporta una colorazione grigio-bluastra delle mucose e della pelle. Non è mortale ma, ovviamente, a livello estetico può creare non pochi problemi – tant'è che lui stesso fu discriminato più volte a causa di questa condizione.

Facciamo però un passo indietro: per quale motivo Paul Karason ha assunto argento colloidale per oltre 12 anni?

Chi era Paul Karason

Paul Karason nacque nel 1950 a Bellingham, nello stato di Washington (Stati Uniti), e fin da piccolo soffrì di dermatite. Prima di questa assurda vicenda aveva una carnagione chiara e le lentiggini. A metà degli anni '90, anziché rivolgersi a un medico tradizionale – sia mai! – decise di bere per 12 anni un rimedio fai-da-te a base di argento disperso in acqua, il cosiddetto argento colloidale. Si tratta di una soluzione ampiamente utilizzata in passato per curare solitamente infezioni e malattie prima della scoperta della penicillina.

Inutile dire che non appena le conoscenze scientifiche sono progredite, questo intruglio a base di argento è stato abbandonato dalla comunità scientifica, tanto che la stessa FDA (U.S. Food and Drug Administration) ha dichiarato che non ci sono dati né per affermare che l'argento colloidale sia sicuro né che sia tantomeno efficace per curare qualsiasi tipo di malattia o condizione.

Ciononostante questo rimedio dagli anni '90 in poi ha riacquisito popolarità nel mondo della "medicina alternativa" e Paul Karason, credendo ciecamente in questo rimedio, decise di tentare a curare la propria dermatite bevendone addirittura 750 ml al giorno – almeno nei primi anni – e applicandolo saltuariamente a diretto contatto con la pelle. Così facendo, però, sviluppò quella che in gergo medico viene chiamata argiria e la sua pelle iniziò gradualmente ad assumere un colore a metà tra il grigio, il blu e il viola.

L'argiria e la pelle blu

Per spiegarvi brevemente in cosa consiste l'argiria prendiamo come definizione quella data da un paper medico pubblicato nel 2014:

L'argiria è una malattia causata dall'esposizione impropria della pelle a forme chimiche dell'argento elementare, polvere di argento o composti di argento che tingono la pelle di color grigio/blu. L'argiria colpisce persone che ingeriscono grandi quantità di argento per un lungo periodo di tempo […] Sali di argento, argento colloidale e in sospensione liquida erano anche usate in passato come medicazione interna per varie malattie.

Questa spiegazione ci illustra alla perfezione quello che accadde a Paul, tanto che tra il 2007 e il 2008 venne soprannominato dalla stampa nazionale "grande puffo". Tra l'altro questa condizione è permanente nella maggior parte dei casi e, proprio per questo motivo, il signor Karason non riuscì mai a riacquisire il suo colore di pelle naturale.

Un aspetto interessante che forse qualcuno di voi si sta chiedendo è: ma l'argiria lo ha portato alla morte? In realtà no, dal momento che le cause ufficiali del decesso sono da ricondurre a un ictus.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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