
L'uragano Beryl, come previsto, è arrivato sulle coste sud-est del Texas nella giornata di lunedì 8 luglio mattina – orario statunitense. Nel weekend Beryl si era abbattuto sulla penisola dello Yucatan, in Messico, declassato però a tempesta tropicale, evento comunque violento ma meno catastrofico.
Non ha avuto la stessa fortuna la costa Texana. Beryl infatti ha ripreso potenza passando sopra il golfo del Messico, arrivando a infrangersi sulla costa poco a sud di Houston con la violenza di un uragano di categoria 1 nella scala Saffir-Simpson, portando con se anche una decina di vittime e lasciando 2 milioni di case senza elettricità.
Il percorso di Beryl
L'uragano dei record è arrivato come previsto sulla costa Texana. Dopo aver raggiunto categoria 5 nella notte tra l'1 e il 2 luglio – devastando alcune isole del sud dei Caraibi – era arrivato a colpire la Giamaica il giorno seguente. Il conto delle vittime accertate era stato di una decina, ma i numeri sono purtroppo saliti all'arrivo di Beryl sulla terraferma.
Dopo essersi infranto sulle isole, Beryl aveva perso intensità nelle giornate di mercoledì e giovedì, arrivando a colpire la penisola dello Yucatan nella giornata di venerdì 5 luglio, per poi essere declassato a tempesta tropicale. La penisola messicana ha subito danni strutturali, ma nessuna vittima accertata.

Come previsto, però, una volta abbandonata la costa messicana, Beryl è tornato a rinforzarsi passando sopra le acque calde del golfo del Messico. Al momento dell'impatto con la costa texana, Beryl è stato classificato come uragano di categoria 1, con venti superiori a 120 km/h capaci di danneggiare gravemente case e persone.
I danni causati dall'uragano in Texas
Beryl ha toccato la terraferma nella mattinata di lunedì 8 luglio, portando forti venti e piogge torrenziali poco a sud di Houston. Le conseguenze strutturali sono state devastanti, con strade allagate e più di 2 milioni di case lasciate senza elettricità. A causa dei diversi crolli di case e alberi, al momento le vittime accertate si aggirano intorno alle 8 persone, ma il computo potrebbe purtroppo salire.
Già nella giornata di lunedì, Beryl ha perso intensità arrivando a essere categorizzato come depressione tropicale, un fenomeno meno intenso di uragani e tempeste tropicali, ma caratterizzato comunque da forti piogge e venti intorno ai 50-60 km/h. Nonostante il calo della sua violenza, il National Hurricane Center ha messo in guardia rispetto a "rischi mortali come linee elettriche interrotte e avvallamento di monossido di carbonio dovuto all'uso improprio dei generatori". Continuano inoltre a essere previste forti piogge che potrebbero causare inondazioni improvvise in Lousiana, su cui sta transitando al momento.

La traiettoria prevista per i prossimi giorni indica il passaggio della depressione tropicale Beryl sopra Arkansas, Illinois, Indiana, per poi spegnersi definitivamente al confine con il Canada intorno alla giornata di giovedì 11.
Maggiori informazioni sulla traiettoria e i possibili scenari possono essere trovati sul sito del National Hurricane Centre.