
Il 20 marzo 2023 sono state sequestrate circa 7 tonnellate di avorio contrabbandato dall'Angola: stando alle dichiarazioni del Governo, si tratta di una delle operazioni in questo campo più importanti degli ultimi anni. Le autorità locali hanno intercettato il carico nella città di Haiphong, nel nord-ovest del Vietnam, nascosto all'interno di un container che "ufficialmente" trasportava arachidi e che proveniva da Singapore.
Il commercio di zanne di elefante è attualmente illegale in Vietnam ma, purtroppo, il contrabbando è ancora diffuso in modo capillare nel Paese – così come quello di altri materiali come corni di rinoceronti, carcasse di tigri e scaglie di pangolino.
Questo sequestro, per quanto importante, non è il solo avvenuto nell'ultimo periodo. Solo poche settimane fa sono stati trovati altri 600 kg di avorio africano nel porto della città di Lach Huyen e un uomo è stato condannato a 13 anni di prigione per aver trafficato circa 10 tonnellate di parti di animali africani in via d'estinzione.
Il contrabbando di avorio
Commerciare avorio in Vietnam è illegale perché questo Stato è membro del CITES – Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. Questo accordo del 1973 è stato siglato da 184 Paesi e serve per garantire che il commercio internazionale di animali e piante non minacci la loro sopravvivenza in natura.
L'avorio, però, resta tutt'oggi un materiale di contrabbando estremamente ricercato: pensate che dal 2019 al 2022 sono stati uccisi oltre 4500 esemplari di elefante per prenderne le zanne.
Per quale motivo però l'avorio viene contrabbandato così tanto ancora oggi? Questo materiale viene utilizzato ampiamente in Cina e in molti Paesi del Sud-est asiatico come gioiello, decorazione o come parte integrante della medicina tradizionale e di religioni locali.