
Quando pensiamo ai fiumi è davvero difficile visualizzare un corso d'acqua perfettamente rettilineo che taglia per il lungo una pianura da una parte all'altra. Al contrario, quello che probabilmente il nostro cervello figurerà, è un corso d'acqua sinuoso con ampie curve che si ripetono una dopo l'altra, chiamate anse o meandri, richiamando l'immagine di un serpentone. Talvolta, poi, in c0rrispondenza dei meandri si trovano le cosiddette barre fluviali. Ma perché i fiumi hanno sempre questa forma invece che procedere in linea retta? È una questione di geografia… e di fisica! Tutto dipende dalla morfologia del territorio, dalla velocità dell'acqua e dai fenomeni combinati di erosione e sedimentazione.
Una premessa: come procede il corso di un fiume
Prima di procedere con la spiegazione scientifica di quanto accade lungo un corso di un fiume è bene ripassare velocemente che cos'è un fiume. Un fiume è un corso d'acqua che, a causa della forza di gravità terrestre, scorre da una posizione di altitudine maggiore a una di altitudine minore, fino a sfociare in un lago, in un mare o in un altro corso d'acqua.
La velocità dell'acqua può quindi variare notevolmente nel lungo tragitto dalla sorgente alla foce: dove il fiume scorrerà lungo superfici caratterizzate da un dislivello maggiore, quindi più ripide, l'acqua avrà una velocità e, di conseguenza, una "forza" maggiori. Dove, invece, il fiume scorrerà lungo superfici caratterizzate da dislivelli minori, quindi meno in pendenza, l'acqua rallenterà e si sposterà a velocità minori.
In base alla velocità con cui si muove, l'acqua di un fiume è in grado di trasportare materiali più o meno pesanti: quando l'acqua scorre molto velocemente, come per esempio nelle ripide gole montane in alta quota, la sua forza è in grado di smuovere sassi e ciottoli. Mano a mano che la velocità dell'acqua diminuisce, essa abbandonerà lungo il suo corso questi materiali pesanti e trasporterà solo quelli più leggeri, come la sabbia e l'argilla.

Questo è il principale motivo per cui molte pianure alluvionali, cioè quelle pianure nate dall'accumulo dei detriti trasportati dai fiumi, sono formate da materiali molto grossolani nelle parti più a monte, come per esempio ai piedi dei rilievi, e da materiali molto più fini nelle parti più a valle, per esempio lungo le fasce costiere in prossimità delle foci, dove l'acqua dei fiumi scorre a velocità inferiori.
Come si formano le anse dei corsi d'acqua
Lungo i corsi d'acqua, la sinuosa forma a "S" formata da una successione di singole curve, dette anse o meandri, ha origine principalmente nel cuore delle pianure alluvionali, dove i fiumi scorrono a velocità contenute lungo pendenze minime. Ad altitudini maggiore, le pendenze più elevate costringeranno infatti l'acqua del fiume a mantenere una velocità più sostenuta facendola progredire più facilmente lungo una traiettoria rettilinea.

La formazione delle curve lungo un fiume ha origine dall'azione dinamica e combinata di due fenomeni che agiscono in contemporanea: l'erosione e la sedimentazione. Diversi fattori possono portare alla formazione di una prima curva lungo il corso d'acqua: alterazioni dell'alveo, morfologia del terreno, caratteristiche del suolo, eventi naturali… Ma una volta che una prima curva tenderà a formarsi, per una questione fisica, questa non potrà fare altro che continuare ad aumentare la propria ampiezza.
Per via della forza centrifuga, la maggiore velocità dell'acqua lungo la parte più esterna della curva, la parte concava, determinerà una zona di erosione che porterà il corso del fiume a intaccare l'argine e a spostarsi sempre di più verso l'esterno. Al contrario, lungo la parte interna della curva, la parte convessa, la forza dell'acqua è minore e la perdita di energia determina il rilascio dei sedimenti erosi comportando una zona di deposito.
Il progressivo accentuarsi del fenomeno porterà alla formazione di una curva sempre più marcata, il cui continuo ampliamento può portare al "taglio del meandro": il corso d'acqua scava un nuovo alveo tra i due punti sempre più vicini che determinano l'inizio e la fine della curvatura, causando una definitiva separazione della "ex ansa" dal corso principale del fiume.