Siamo in piena estate e le spiagge sono piene di turisti e bagnanti, ma le acque si sono riempite più del solito di meduse, anche a causa del cambiamento climatico. In effetti in Italia, come in tutto il Mediterraneo, le meduse sono in aumento. Nei nostri mari esistono meduse urticanti o velenose, ma anche specie innocue. Vediamo insieme quali sono nel dettaglio, quali caratteristiche hanno e cosa fanno.
Specie urticanti nel Mediterraneo
Esistono specie urticanti anche nel nostro mare, ma fortunatamente quasi nulla che raggiunga casi di tossicità estrema. Infatti, allo stato attuale, solo la Caravella Portoghese (Physalia physalis), che è presente da poco e comunque sporadicamente nel Mediterraneo, può vantare di essere estremamente urticante anche parecchi giorni dopo la sua morte e addirittura di poter portare al decesso di chi la tocca (un solo caso nel nostro mare, in Sardegna nel 2010). Non è una vera e propria medusa, ma viene scambiata per tale molto spesso.
Le specie di meduse urticanti del nostro mare sono: la Medusa Quadrifoglio (Aurelia aurita), la Medusa Luminosa (Pelagia noctiluca), la Medusa Cassiopea (Cassiopea andromeda), la Medusa Nomade (Rhopilema nomadica), la Medusa Bruna (Chrysaora hysoscella), la Medusa Cavolfiore (Drymonema dalmatinum) e la Madusa Scatola (Carybdea marsupialis).
Medusa Quadrifoglio (Aurelia aurita)
La Medusa Quadrifoglio è molto presente nei nostri mari, e un incontro con questa specie è facilmente probabile. Provoca dermatite e prurito. Viene chiamata così perché possiede i propri organi riproduttivi a forma di quadrifoglio e sono visibili dall'ombrella.
Medusa Luminosa (Pelagia noctiluca)
La Medusa Luminosa si chiama così perché è in grado di illuminarsi di verde durante le ore notturne, malgrado di giorno sia rosso/violacea. Le sue punture sono più che altro ustioni molto molto dolorose; pericolosa perché estremamente urticante e molto diffusa.
Medusa Cassiopea (Cassiopea andromeda)
La Medusa Cassiopea vive a "testa in giù" sui fondali sabbiosi e utilizza i suoi tentacoli vibranti verso l'alto, per catturare prede. Proprio per questa sua natura, è difficile essere punti, ma se questo evento sfortunato dovesse capitare le conseguenze sarebbero: gonfiore, prurito forte, eruzioni cutanee e vomito.
Medusa Nomade (Rhopilema nomadica)
La Medusa Nomade è bianca/bluastra ed è molto urticante. È una delle specie aliene, cioè non tipicamente del Mediterraneo, che è arrivata nei nostri mari tramite l'uomo, ed è rimasta favorita dai cambiamenti climatici e l'innalzamento delle temperature.
Medusa Bruna (Chrysaora hysoscella)
La Medusa Bruna viene chiamata così per le sue macchie marroni sull'ombrella. Spesso provoca dermatiti (più che ustioni) o bolle.
Medusa Cavolfiore (Drymonema dalmatinum)
La Medusa Cavolfiore viene chiamata così per la sua forma che ricorda un pò questo ortaggio. È davvero grandissima, anche se non è la più grande del mondo, e può arrivare al metro di diametro. Tato tossica quanto rara da incontrare.
Madusa Scatola (Carybdea marsupialis)
La Medusa Scatola si chiama così perché è una Cubomedusa. Le cubomeduse sono generalmenete estremamente pericolose, e questa non fa eccezione; difatti, il suo veleno può provocare shock anafilattico.
Specie innocue nel Mediterraneo
Non esistono solo meduse pericolose ed urticanti. Il nostro mare, infatti, ospita soprattutto dei bellissimi esemplari di meduse per lo più innocue: la Hydroidolina (Olindias formosa), il Polmone di Mare (Rhizostoma pulmo) e la Cassiopea Mediterranea (Cotylorhiza Tuberculata). Queste specie non sono urticanti (o lo sono comunque molto poco nei soggetti più sensibili) e generalmente, se le si sfiorano, si prova solamente un leggero prurito, che si risolve da solo e in poco tempo.