L'Italia è un Paese ricco di vulcani, ma come sono distribuiti lungo la penisola? E quali sono quelli attivi, estinti e quiescenti? Conoscerli è essenziali per valutare il rischio vulcanico nel Bel Paese e in questo breve articolo faremo una panoramica su tutti i principali vulcani italiani, andando a vedere le mappe che ci permettono di osservare la distribuzione dei vulcani in Italia.
La distribuzione dei vulcani in Italia
Quali sono i vulcani italiani? E quanti sono? Come possiamo osservare dalla mappa, la maggior parte dei vulcani italiani si trova lungo la porzione centro-meridionale della penisola, anche se è evidente come andando da sud verso nord diminuisca la quantità di vulcani attivi e quiescenti in favore di vulcani ormai estinti. Vediamo però queste tre tipologie di vulcano nel dettaglio.
Vulcani attivi
Per incominciare, ecco i due principali vulcani attivi Italiani: l'Etna e lo Stromboli. Entrambi sono famosi per avere un'attività eruttiva piuttosto frequente, tanto che vengono costantemente monitorati dall'INGV, così da garantire l'incolumità della popolazione che abita nei loro dintorni. A questo elenco andrebbe aggiunto anche il Marsili, il gigante sottomarino nel Tirreno che, nonostante non sia visibile dalla superficie, risulta essere tutt'ora in attività.
Vulcani quiescenti
Vengono definiti quiescenti tutti quei vulcani che al momento si trovano in una fase di riposo più breve rispetto a quella massima mai registrata e che comunque manifestano segni di attività vulcanica. In questa categoria rientrano Vesuvio, Campi Flegrei, Colli Albani, Ischia, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria.
Vulcani estinti
L'ultima tipologia che vediamo è quella dei vulcani estinti, cioè quelli la cui ultima eruzione risale ad almeno 10 mila anni fa. In questa categoria rientrano il Monte Amiata, Vulsini, Salina, il Monte Vulture, Roccamonfina, le Isole Ponziane, Ventotene, Monti Cimini e Sabatini. A questi se ne aggiungono altri sottomarini come il Vavilov e il Magnaghi.
Per approfondire, ecco un video che abbiamo realizzato su un'ipotetica eruzione del Marsili: