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6 Agosto 2024
14:16

Cosa significa “Mercurio retrogrado” e cosa succede davvero: la spiegazione astronomica

Mercurio è retrogrado dal 5 al 27 agosto 2024, cioè sembra “muoversi all'indietro” nel cielo. Non significa che il pianeta stia invertendo il suo moto attorno al Sole: è solo un'illusione ottica che accade per 21 giorni ogni 4 mesi. Succede anche a tutti i pianeti del Sistema Solare.

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Cosa significa “Mercurio retrogrado” e cosa succede davvero: la spiegazione astronomica
Mercurio retrogrado

In questi giorni tra chi si occupa di astrologia e oroscopi si sta facendo un gran parlare di Mercurio retrogrado” e dei suoi presunti effetti per i vari segni zodiacali, perché dal 5 al 27 agosto 2024 il pianeta più vicino al Sole sembra “andare all'indietro” nel suo moto apparente nel cielo terrestre rispetto allo sfondo delle stelle fisse. Il termine “retrogrado” deriva proprio dal latino retrogradus, cioè “che cammina all'indietro”. Premetto subito che l'astrologia è una credenza pseudoscientifica priva di alcuna capacità predittiva; qui ci interessa spiegare in modo semplice tutto quello che c'è da sapere sul moto retrogrado apparente di un pianeta da un punto di vista astronomico. Secondo la scienza, ciò che accade non è una reale “inversione di marcia” del pianeta attorno al Sole: si tratta di un'illusione ottica dovuta alla prospettiva mobile da cui stiamo osservando il moto di Mercurio. Non è un fenomeno raro, tra l'altro: Mercurio lo fa tre volte all'anno, e anche gli altri pianeti del Sistema Solare mostrano regolarmente un moto retrogrado.

Mercurio retrogrado
Traiettoria apparente di Mercurio nel cielo terrestre tra il 15 agosto e il 15 settembre 2009: si nota che a un certo punto il pianeta "torna indietro", mostrando un moto retrogrado apparente. Credit: Agestevez, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Cosa significa “Mercurio retrogrado”: la spiegazione dell'illusione ottica

I pianeti si muovono attorno al Sole lungo orbite che mantengono sempre lo stesso senso di rotazione: in particolare orbitano in senso antiorario se osservati da sopra il Polo Nord del Sole. Questo senso di rotazione si dice progrado, mentre il senso di rotazione inverso si dice retrogrado. Quindi tecnicamente nessun pianeta del Sistema Solare, compreso Mercurio, è retrogrado. Il suo moto retrogrado è soltanto apparente. Ma quindi perché talvolta la traiettoria di Mercurio – ma anche degli altri pianeti – sembra tornare indietro?

È una questione di punto di vista, o di prospettiva: noi infatti non osserviamo le traiettorie dei pianeti da un sistema di riferimento “fermo”, ma da un pianeta che a sua volta è in orbita attorno al Sole. Questo significa che nel nostro cielo vediamo una combinazione del moto del pianeta e del moto terrestre. Se teniamo conto del fatto che anche noi siamo in rivoluzione con una distanza dal Sole e con una velocità diverse rispetto a quelle degli altri pianeti, il risultato è che le traiettorie apparenti dei pianeti nel nostro cielo si “deformano” e possono anche “piegarsi” fino a tornare temporaneamente indietro.

Se vi sembra complicato, non preoccupatevi: questa animazione del moto apparente di Mercurio rispetto alla Terra mostra chiaramente perché a volte il pianeta ci appare retrogrado anche se è sempre progrado:

Come vedete, Mercurio ha una fase retrograda quando è più vicino alla Terra. Questo perché, essendo più vicino al Sole, per la seconda legge di Keplero ha una velocità angolare più elevata rispetto a quella terrestre: in parole semplici, impiega meno tempo per completare la propria orbita. Dal nostro punto di vista, quando Mercurio è più vicino a noi sembra muoversi più velocemente e nella direzione opposta, anche se il suo senso di rotazione rispetto al Sole è sempre progrado (cioè antiorario nell'animazione sopra).

Le fasi retrograde dei pianeti del Sistema Solare

Un discorso del tutto analogo vale anche per i pianeti che sono più lontani dal Sole rispetto alla Terra. Nell'animazione qui sotto, per esempio, potete notare che anche Marte ha fasi retrograde nei momenti di massima vicinanza con la Terra:

Nel caso di Mercurio, tenendo conto del suo periodo di rivoluzione (circa 88 giorni) e del nostro (circa 365 giorni), i momenti di massima vicinanza tra i due pianeti avvengono tre volte ogni anno terrestre. Mercurio è quindi retrogrado tre volte all'anno, ogni 116 giorni, per un periodo di circa 21 giorni. È in assoluto il pianeta del Sistema Solare che più frequentemente appare retrogrado rispetto alla Terra. Venere e Marte sono invece quelli che ci appaiono retrogradi meno frequentemente, ogni 584 giorni e 780 giorni rispettivamente, perché sono i più vicini alla Terra e dunque hanno periodi orbitali abbastanza confrontabili con il nostro. Giove entra in una fase retrograda ogni 399 giorni, Saturno ogni 378 giorni, Urano ogni 370 giorni e Nettuno ogni 367 giorni.

Notate che il “tempo di ritorno” del moto retrogrado apparente di un pianeta diminuisce con la sua distanza da noi. Per capire perché, immaginate un pianeta estremamente lontano e dunque praticamente “fermo” rispetto a noi: diventerebbe retrogrado esattamente una volta all'anno, perché non avendo un moto proprio il suo moto apparente nel nostro cielo dipenderebbe solo dal nostro moto attorno al Sole.

Per lo stesso motivo, questo pianeta sarebbe retrogrado per 6 mesi (182,625 giorni), cioè metà orbita terrestre.

parallasse
Moto apparente di un oggetto estremamente distante durante l'anno: sembrerebbe muoversi per 6 mesi in modo progrado e per 6 mesi in modo retrogrado. Credit: Helix84, via Wikimedia Commons

Ecco perché i pianeti esterni del Sistema Solare più lontani da noi rimangono retrogradi più a lungo: Marte è retrogrado per 72 giorni alla volta, Giove per 121 giorni, Saturno per 138 giorni, Urano per 151 giorni e Nettuno per 158 giorni.

Pianeta Ogni quanto tempo torna retrogrado (giorni) Per quanto tempo rimane retrogrado (giorni)
Mercurio 116 21
Venere 584 41
Marte 780 72
Giove 399 121
Saturno 378 138
Urano 370 151
Nettuno 367 158

In conclusione, il moto retrogrado dei pianeti è soltanto apparente, è tutt'altro che raro, coinvolge tutti i pianeti del Sistema Solare e… secondo la scienza non ha nessuna influenza nelle nostre vite.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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