
Il 2023 si apre sulla scia di oltre un anno di siccità e temperature record non solo in Italia settentrionale, ma su tutto il vecchio continente, in particolare nell'Europa dell'est: pensate che a fine gennaio 2023 più della metà del territorio europeo è stato interessato da deficit di pioggia severo-estremo che si va sommando alle scarse piogge della scorsa estate. In Francia, per esempio, non ha piovuto per 31 giorni consecutivi.

In questo articolo non ci vogliamo soffermare sulle cause di questo fenomeno, bensì sugli effetti. Effetti così drammatici e macroscopici che possono essere visti dallo spazio. Per questo abbiamo scelto una carrellata di immagini satellitari della costellazione Sentinel-2 che mostrano il confronto prima/dopo di diverse aree in Europa.
L'abbassamento del livello del Lago di Garda in Italia
L’inverno di poca pioggia e poca neve ha abbassato il livello del Lago di Garda di quasi mezzo metro rispetto al livello storico per questo periodo, facendo riaffiorare a febbraio 2023 l’istmo che collega l’isola di San Biagio (anche nota come "isola dei conigli") alla terraferma sul versante occidentale del Lago. Questa sottile linea di sabbia lunga quasi 200 m era percorribile a piedi a fine febbraio 2023.

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La secca del fiume Loira in Francia
Ci spostiamo ora lungo il fiume più lungo di Francia, la Loria. In località Montjean-sur-Loire, la secca del fiume ha fatto riaffiorare porzioni del letto fluviale oramai circondati da una rete di canali d'acqua intrecciati all'interno dell'alveo che durante l'inverno normalmente non risulta visibile. Gli effetti della siccità sono evidenti anche lungo le zone agricole nella parte sinistra dell'immagine acquisita a Febbraio 2023.

L'arretramento della riva del Lago Montbel in Francia
Il lago Montbel, sempre in Francia, è relativamente piccolo, con un'estensione di circa 5,5 km2 e una profondità massima di 40 m circa. Normalmente può ospitare un volume d'acqua di almeno 60 milioni di m3 ma, al momento, risulta vuoto per l'80% del suo volume e la riva del lago è arretrata di quasi 400 m in alcuni punti.

Gli incendi a Schull in Irlanda
Nelle ultime settimane anche zone normalmente umide come l'Irlanda hanno visto presentarsi un' problema del tutto anomalo per questo stato (uno dei più piovosi d'Europa) e soprattuto per questo periodo dell'anno: gli incendi.
La mancanza di pioggia e i forti venti hanno innescato una ventina di incendi a nord di Schull, un villaggio posizionato sull'estremità sudoccidentale del Paese. Nonostante al momento non siano riportati danni ad infrastrutture o morti, quasi 1.000 ettari di terreno sono andati bruciati secondo i dati dell'European Forest Fire Information System, il centro di prevenzione e monitoraggio incendi a livello europeo.

Gli effetti su agricoltura e salute
Dopo avere sperimentato carenza di pioggia già nell'estate 2022, gli stati europei si ritrovano ad affrontare un'altra crisi meteorologica dopo pochi mesi con il rischio che possa avere ripercussioni negative l'estate prossima su agricoltura e salute. Infatti, tra i settori più colpiti ci sarà quello del riso, la cui produzione italiana ed europea si concentra lungo la Pianura Padana e dove alcuni terreni potrebbero non essere coltivati a causa della mancanza di acqua.
I pericoli della siccità non si riflettono solo sull'approvvigionamento alimentare, ma anche direttamente sulla salute delle persone, in particolare dove la qualità dell’aria è già particolarmente bassa, come le più grandi città del Nord Italia, i livelli di smog potrebbero rimanere molto alti a causa delle scarse precipitazioni che sono in grado di rimuovere sostanze inquinanti.