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22 Luglio 2022
15:30

I punti cardinali, la spiegazione dei fondamenti del nostro orientamento

La possibilità di orientarci sulla Terra è data da quattro semplici punti di riferimento: Nord, Sud, Est e Ovest. Da cosa dipendono? E come si individuano?

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I punti cardinali, la spiegazione dei fondamenti del nostro orientamento
Thumb_punti_Cardinali

I punti cardinali sono una convenzione che utilizziamo per rappresentare le direzioni principali lungo le quali orientarci e muoverci sulla superficie della Terra. Si tratta di punti di riferimento che immaginiamo sulla linea dell'orizzonte e il loro nome deriva dal fatto che siano i cardini, ovvero i fondamenti, della nostra possibilità di muoverci in direzioni diverse. I quattro punti cardinali fondamentali sono: Nord, Est, Sud e Ovest.

Quali sono i punti cardinali e dove sono

Lo standard prevede che ci siano quattro punti cardinali principali (Nord, Est, Sud e Ovest) e altri quattro nelle direzioni intermedie (Nord-Est, Sud-Est, Nord-Ovest e Sud-Ovest).
Partiamo dal punto in cui sorge il Sole, l'Est (E) o Levante – da cui il sole si "leva" ovvero si "alza". Viene chiamato anche Oriente, dalla frase latina orientem solem, ovvero sole nascente.
Dal lato opposto c'è l'Ovest (O/W in inglese) o Ponente, il punto in cui il Sole tramonta. Altro nome è anche Occidente, anch'esso deriva dal latino solem occidentem, ovvero sole morente.

alba_vs_tramonto

Il Sud (S) invece indica il punto in cui il Sole raggiunge la massima altezza sull'orizzonte (per le popolazioni dell'emisfero boreale). Per questo motivo è anche chiamato Meridione, che viene da meridiem ovvero l'orario del mezzogiorno. Non è un caso quindi che un ulteriore nome di questo punto cardinale è proprio Mezzogiorno.
Opposto al Sud troviamo il Nord (N), anche noto come Settentrione. L'origine di questo termine è sempre latina: viene da septem triones ovvero "i sette buoi", dicitura con cui si indicavano le sette stelle più luminose appartenenti al Grande Carro o Orsa Maggiore. Era proprio con questa costellazione che nell'antichità si orientavano i navigatori (sempre nell'emisfero boreale).

grande_carro_orsa_maggiore

Utilizzare i punti cardinali per orientarsi è fondamentale ma la direzione indicata in relazione al Sole non è sempre precisa: il Sole infatti sorge ad Est e tramonta ad Ovest solo durante gli equinozi d'autunno e di primavera. Per gli altri giorni dell'anno il punto cardinale è una funzionale approssimazione.
Sempre per convenzione nelle carte geografiche il Nord è sempre posto verso l'alto.

Come individuare i 4 punti cardinali

Per individuare i punti cardinali possiamo utilizzare principalmente due metodi: il Sole e la bussola.

Con il Sole

Il metodo più facile per individuare i punti cardinali è quello di utilizzare proprio la posizione del Sole.

orientarsi_col_sole

Dunque, se stiamo cercando di orientarci durante una mattinata, sapremo che dove il Sole sorge c'è l'Est. Se la ricerca avvenisse nel pomeriggio potremmo individuare la direzione Ovest in corrispondenza della quale il Sole tramonta.
Se invece il momento in cui abbiamo bisogno di capire dove stiamo andando accade intorno a mezzogiorno dobbiamo valutare un'altra cosa: l'emisfero in cui siamo collocati.
Nell'emisfero boreale se ci rivolgiamo verso il Sole la nostra ombra sarà proiettata alle nostre spalle, proprio in corrispondenza del Nord. Alternativamente, se ci trovassimo nell'emisfero australe, il Sole a mezzogiorno proietterebbe l'ombra verso Sud e quindi noi saremmo girati verso il Nord.

Con la bussola

L'individuazione dei punti cardinali chiaramente può avvenire anche tramite bussola, strumento inventato proprio con questo scopo. In questo caso si parte dal Nord.
La bussola infatti ha nel suo centro un ago calamitato libero di ruotare il quale punta sempre verso il cosiddetto Nord magnetico.
Sullo sfondo della bussola è riportata una rosa dei venti o la semplice indicazione dei quatto punti cardinali.
Dunque, una volta individuato il Nord guardando seguendo la direzione indicata dall'ago, basterà allineare l'ago al disegno dello sfondo per capire dove dirigersi.

orientarsi_con_la_bussola

Il Nord magnetico però, va precisato, non indica esattamente il Nord geografico, perché l'asse di rotazione terrestre è leggermente inclinato rispetto all'asse magnetico. Il Nord magnetico infatti corrisponde a un punto in cui le linee di flusso del campo magnetico terrestre sono perpendicolari al suolo e la sua posizione cambia nel corso del tempo. Il Nord geografico invece è stabile e sempre quello.
La distanza tra l'uno e l'altro è di qualche centinaio di km, quindi usare il Nord magnetico come riferimento geografico è comunque piuttosto funzionale.

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Camilla Ferrario
Redattrice
L’universo è un posto strano e il modo che abbiamo di abitarlo cattura continuamente la mia attenzione. “Sii curiosa” è il mio imperativo: amo provare a ricostruire indizio per indizio il grande enigma in cui ci troviamo. Sono laureata in Filosofia, ho fatto la speaker in una web radio e adoro il true crime. Di cosa non posso fare a meno? Del dialogo aperto con gli altri e della pasta alle vongole.
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