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26 Agosto 2023
9:42

L’incidente aereo del 23 agosto e la morte di Prigozhin. Cosa sappiamo di quanto è accaduto?

In Occidente si dà per scontato che la morte di Evgeny Prigozhin, leader della milizia privata Wagner, sia stata voluta dal Cremlino. Ma cosa sappiamo realmente dell’incidente?

A cura di Erminio Fonzo
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L’incidente aereo del 23 agosto e la morte di Prigozhin. Cosa sappiamo di quanto è accaduto?
Wagner

L’aereo privato di Evgeny Prigozhin è precipitato il 23 agosto a circa 60 chilometri da Mosca. Insieme all’imprenditore, nell'aereo erano presenti altri importanti dirigenti della milizia Wagner. Si pensa che la morte di Prigozhin e dei suoi collaboratori sia stata voluta da Putin, intenzionato dopo la ribellione dello scorso giugno a liberarsi della Wagner, ormai fuori controllo. L’ipotesi, però, non è confermata da prove incontrovertibili e molti dettagli sono ancora da chiarire. Per esempio, l’ordine è stato dato direttamente da Putin o da altri esponenti dell’establishment russo? E chi ha compiuto materialmente l’attentato? Soprattutto, quali saranno le conseguenze della morte di Prigozhin e degli altri leader della Wagner?

 

L’incidente

L’incidente che ha provocato la morte di Prigozhin è avvenuto mercoledì 23 agosto intorno alle 15,20 UTC (le 18,20 a Mosca). L’aereo coinvolto era un Embraer Legacy 600 di fabbricazione brasiliana, che può trasportare fino a 13 passeggeri. Decollato da Mosca, l’aereo era diretto a San Pietroburgo ma, dopo aver percorso circa 60 km, è precipitato nei pressi del paese di Kuzhenkino, nella regione di Tver. Tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono morti.

L'aereo di Prigozhin
L’aereo di Prigozhin

La vittima principale. Evgeny Prigozhin

La carriera imprenditoriale

Il passeggero più noto dell’Embraer Legacy precipitato era un personaggio assai controverso, Evgeny Prigozhin. Nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) nel 1961, ha avuto una gioventù tormentata ed è stato in carcere dal 1981 al 1990 con accuse di furto e rapina. Poco dopo la sua liberazione, l’Unione sovietica si dissolse e la Russia, che ne era il principale successore, passò rapidamente dal sistema socialista all’economia di mercato.

Prigozhin approfittò del cambiamento e divenne un imprenditore di successo nel settore della ristorazione. Agli anni '90 risale anche l'inizio dei suoi rapporti  con Vladimir Putin. Le fortune economiche dell'imprenditore, del resto, derivavano in larga parte dalle amicizie politiche, perché le sue aziende avevano ottenuto numerosi appalti per la gestione delle mense scolastiche e ministeriali.

Evgeny Prigozhin
Evgeny Prigozhin

Le attività politiche e militari

Prigozhin è stato coinvolto spesso in operazioni poco chiare. Nel 2016, per esempio, fu accusato dalle autorità statunitensi di ingerenze nella campagna elettorale per la presidenza. Tramite una sua società, avrebbe creato profili falsi sui social network per condizionare il voto a favore di Donald Trump (che risultò eletto), considerato dai russi meno ostile della candidata democratica Hillary Clinton.

Prigozhin, inoltre, era a capo della milizia privata Wagner, che opera al servizio della Federazione russa. Probabilmente i rapporti dell’imprenditore con la Wagner sono iniziati nel 2016 (poco dopo la prima comparsa della Wagner, risalente al 2014). Grazie ai finanziamenti versati all’organizzazione, Prigozhin ne aveva assunto il comando politico. Lo scorso 23 giugno, come sappiamo, l’imprenditore ha promosso la sollevazione della milizia contro alcuni esponenti dell’establishment russo, in particolare il ministro della difesa Shoigu e il capo di stato maggiore Gerasimov, accusati di seguire una strategia troppo blanda nella guerra contro l’Ucraina. 

Le altre vittime

Insieme a Prigozhin, sull’aereo precipitato viaggiavano altri leader della Wagner. Anzitutto Dmitry Utkin, che nel 2014 era stato il fondatore della milizia e al momento della morte ne era il comandante operativo. Probabilmente il nome stesso “Wagner” deriva dal nome in codice di Utkin, che lo aveva scelto per le sue simpatie neonaziste, in quanto Richard Wagner era il musicista preferito di Hitler.

Dmitry Utkin
Dmitry Utkin

Un’altra vittima è Valery Chekalov, responsabile della logistica nelle operazioni all’estero e capo della sicurezza della Wagner.

A bordo del velivolo si trovavano anche altri due membri della milizia, insieme a due guardie del corpo di Prigozhin e all’equipaggio, composto dal pilota, dal co-pilota e da una hostess.

Cosa è accaduto?

È impossibile, per quanto è emerso fino a ora, determinare con certezza cosa sia accaduto all’aereo di Prigozhin. Il Cremlino ha annunciato che sarà condotta un’inchiesta e ha definito "un'assoluta menzogna" il coinvolgimento del governo russo, ma in Occidente e tra gli stessi cittadini russi è diffusa la convinzione che il leader della Wagner sia stato eliminato per ordine di Putin.

L’ipotesi appare verosimile, ma al momento non esistono elementi che la provino oltre ogni ragionevole dubbio. Inoltre, i dettagli dell’operazione non sono noti.

Anzitutto, se si considera fondata l'ipotesi dell'attentato, non è noto se Putin abbia dato l’ordine personalmente o abbia solo approvato una decisione presa da altri (si consideri che la Wagner aveva molti nemici al Cremlino, a partire da Shoigu e Gerasimov). È però sicuro che un’operazione del genere non poteva essere effettuata senza l’approvazione del presidente.

Putin e Prigozhin
Putin e Prigozhin

Le modalità di esecuzione dell’attentato non sono chiare. In un primo momento si è pensato che il velivolo di Prigozhin fosse stato abbattuto dall'artiglieria contraerea, ma in seguito si è fatta strada l’ipotesi che sull’aereo fosse stata collocata una bomba.

In merito agli autori, il principale “indiziato” è l’FSB, il servizio segreto russo, che forse si è servito della collaborazione dell’ex pilota personale di Prigozhin.

Non è chiaro, infine, perché i leader della Wagner abbiano viaggiato sullo stesso aereo, contravvenendo a tutte le norme di sicurezza.

Le ragioni dell'attentato e le possibili conseguenze

Se l’attentato è stato ordinato dal Cremlino, perché Putin, che dopo la ribellione della Wagner aveva garantito a Prigozhin la salvezza della vita, si è rimangiato la parola? Alcuni analisti ritengono che abbia voluto dare una dimostrazione di forza, mostrando ai russi e al mondo che chi osa sfidarlo viene eliminato.  Un’altra ipotesi vuole che Prigozhin abbia violato gli accordi stretti con il presidente, continuando a occuparsi delle operazioni della Wagner in Africa e in altre aree del mondo.

È impossibile, al momento, determinare quale sia la verità, ma appare chiaro che Putin sia ormai deciso a mettere da parte o almeno a ridimensionare la Wagner, che ha effettuato operazioni assai utili per la Russia in molti Paesi e si è rivelata importante nella guerra contro l’Ucraina, ma non è pienamente controllata dal Cremlino. L’ipotesi è rafforzata dal fatto non è stato eliminato solo Prigozhin, ma tutta la leadership della milizia. Gli analisti ritengono che in futuro il governo russo si servirà ancora di milizie “private”, sottoponendole, però, a un controllo più rigido.

Paesi nei quali opera la Wagner. Rosso, presenza certa, Rosa, presenza sospetta, Rosso scuro, Russia (credit Mupper San)
Paesi nei quali opera la Wagner. Rosso: presenza certa; Rosa: presenza sospetta; Rosso scuro: Russia (credit Mupper San)

Gli effetti della morte di Prigozhin saranno chiariti solo dal tempo. Alcuni osservatori ritengono che l’attentato abbia indebolito Putin, dimostrando che la sua parola non è affidabile, ma altri pensano che l’eliminazione dei capi della Wagner abbia rafforzato il presidente e reso ancora più granitico il suo controllo sulla Russia.

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