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15 Agosto 2023
12:30

Perché i tormentoni ci rimangono in mente? Ricordare alcune canzoni è questione di memoria

La "sindrome della canzone bloccata" è un vero e proprio argomento di studio e di dibattito tra psicologi della musica. Il suo ritornello "colpisce" alcune aree del cervello. Vediamo insieme la scienza che si cela dietro i tormentoni musicali ed estivi.

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Perché i tormentoni ci rimangono in mente? Ricordare alcune canzoni è questione di memoria
tormentone estate musica

Vi è mai capitato d'estate di ritrovarvi a canticchiare sempre la stessa canzone? E che ormai quel tormentone musicale vi sia rimasto in mente? Beh sappiate che è una cosa normale amare una canzone per poi arrivare a odiarla. Il ritornello di quella hit estiva riesce a "colpire" la vostra memoria e, in particolare, la corteccia uditiva del cervello. Ma perché la musica può restare così tanto impressa nella nostra mente? In questo articolo vediamo insieme di quale fenomeno stiamo parlando, di come interagisce con il nostro sistema nervoso centrale e quali sono le caratteristiche del tormentone perfetto.

Il fenomeno si chiama earworm

In inglese il fenomeno della canzone che rimane piantata in testa per ore e ore è stato a lungo scambiato per una sindrome: viene chiamato earworm, che in italiano si traduce come "verme nell'orecchio", e sta per "tormentone", anche se non rende l'idea del tipo di fenomeno.

L'earworm può essere anche addirittura fastidioso, provocare stress e disagio nella persona in cui persiste, nonché essere causa d'insonnia. Ovviamente, a livello organico non c'è nulla di preoccupante: si tratta semplicemente di una canzone che, involontariamente, continua a palesarsi nella memoria. Nel 2022, due studiosi australiani, il musicologo di Sidney Jadey O'Regan e Tim Byron, dell'Università di Wollongong, si sono chiesti: cos'è che fa rimanere in testa di tutti una canzone per così tanto tempo?

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Alcune canzoni rimangono in testa grazie alla memoria

La risposta è semplice ma evocativa: il ritornello. Ogni canzone gioca su una serie di frasi ripetute. In psicologia esiste un effetto particolare, detto "di recenza" (recency), e un altro, detto "di ripetizione" (refrain), che spiegano bene perché ci sono alcune cose che riusciamo a ricordare meglio e prima di altre.

In sostanza, il cervello riesce a ricordare meglio ciò che gli si è appena mostrato: così, una canzone che termina con un motivo canticchiabile, resterà intrappolato per più tempo nella nostra scatola cranica. Anche un ritornello (dal nome lo si capisce, è stato fatto apposta) che gioca sull'effetto di ripetizione, verrà inevitabilmente ricordato con più facilità del resto.

Anche gli earworm, i nostri tormentoni, giocano proprio su questi due effetti di memoria. La memoria che, secondo la psicologia, dobbiamo considerare implicata nel fenomeno, è quella a "breve termine" (short-term memory). Essa, a differenza di quella a lungo termine (che contiene invece tutte le vecchie informazioni riguardanti il nostro passato, le nostre conoscenze acquisite e i nostri ricordi personali) riesce ad accaparrarsi solo poche informazioni per volta.

Se volete approfondire la questione, andate a leggere qualche articolo sulla capacità della memoria, per esempio nell'interazione con il sonno. In questa sede, non approfondiremo tutte le varie suddivisioni della memoria, ma sappiate questo: la musica rimane nel magazzino della memoria a breve termine.

In questo caso specifico, ovvero quando la canzone non riesce a svincolarsi dal loop della memoria, avviene un fenomeno strano nella corteccia uditiva, che si trova nel lobo temporale del cervello. Forse si tratta di un continuo e interminabile riattivarsi degli stessi neuroni, a provocare sempre lo stesso ricordo musicale. Tuttavia, i meccanismi biologici sottostanti non sono ancora stati trovati.

funzioni della musica

Le caratteristiche del tormentone musicale perfetto

Avete mai notato che i ritornelli dei tormentoni sembrano a volte tutti uguali, a volte invece completamente nuovi e inaspettati?

Altri studi di psicologia della musica hanno mostrato come i ritornelli giochino tutti su una melodia abbastanza semplice, immediata e ricorrente. La semplicità del motivo deve essere un elemento chiave della canzone affinché diventi un tormentone, ma allo stesso tempo ci deve essere un elemento innovativo che stupisca l'ascoltatore. Dopo soli 7 secondi – a detta delle statistiche – un utente medio di spotify decide se switchare canzone oppure no. Secondi preziosi e necessari al nostro cervello per decidere se si tratti o meno di un tormentone! Questa innovatività, dunque, deve essere altresì ricorrente. Sommando i risultati di tutti gli studi sui tormentoni, gli ingredienti della canzone perfetta devono essere questi: ritornello semplice e cantabile; piccoli elementi di sorpresa che ricorrono ogni 7 secondi circa. Con queste caratteristiche, probabilmente, sono state scritte la maggior parte delle nostre hits preferite.

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