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23 Aprile 2024
7:00

Perché l’era “umana” dell’Antropocene non è stata riconosciuta come epoca geologica

L'Antropocene non è stato riconosciuto ufficialmente come una nuova epoca geologica formale nonostante le evidenze dell'impatto dell'attività umana sulla Terra, Le ragioni della bocciatura, tuttavia, riguardano la sua durata e la struttura della scala dei tempi geologici.

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Perché l’era “umana” dell’Antropocene non è stata riconosciuta come epoca geologica
antropocene rifiutato

Nel corso degli ultimi due decenni, l'Antropocene è stato considerato informalmente come un intervallo di tempo geologico iniziato negli anni ’50 del XX secolo e successivo all'epoca nota come Olocene, la quale ha avuto inizio circa 11.700 anni fa, alla fine dell'ultima era glaciale. Il termine “Antropocene” è stato coniato nel 2001 dal chimico premio Nobel Paul Crutzen per indicare il periodo attuale della storia della Terra in cui le attività umane hanno profondamente condizionato l'ambiente, il clima e i cicli naturali del pianeta. Nel 2009 è stato istituito il Gruppo di Lavoro sull'Antropocene (Anthropocene Working Group, AWG), composto da un team internazionale di esperti il cui compito è stato quello di raccogliere evidenze sufficienti per poter ufficializzare l'Antropocene come un nuovo intervallo di tempo geologico. Dopo oltre 15 anni di studi e dibattiti, tuttavia, lo scorso marzo 2024, la Commissione Internazionale di Stratigrafia ha respinto la proposta di istituire l'Antropocene come una nuova epoca geologica formale. Secondo la nomenclatura ufficiale, dunque, ci troviamo ancora all'interno dell'Olocene.

Perché l'Antropocene è stato proposto come era geologica

Nella proposta dell'AWG, l'Antropocene avrebbe il suo punto di inizio intorno al 1950, periodo in cui l'impatto dell'attività umana è evidente su scala globale attraverso diversi indicatori. L'idea alla base della proposta è che gli affetti dell'attività antropica sull'ambiente negli ultimi 70 anni siano stati così significativi da determinare la fine delle condizioni stabili che hanno caratterizzato l'Olocene per oltre 11 mila anni e segnare l'inizio di una nuova epoca geologica. In un report pubblicato nel 2021, l'AWG ha evidenziato che l'Antropocene è stato caratterizzato dall'aumento della popolazione e dell'urbanizzazione, dall'incremento del consumo di combustibili fossili, dalla perdita di biodiversità, dall'aumento dei gas serra e delle sostanze inquinanti nell'atmosfera, nonché dall'aumento del livello del mare, dell'erosione costiera e dalla diffusione di nuovi materiali nell'ambiente e nei sedimenti, tra cui cementi, plastiche e microplastiche.

Quali sono i criteri di valutazione dell'Antropocene come era geologica

Stabilire un nuovo intervallo geologico non è un compito semplice. Innanzitutto, è necessario definirne chiaramente un inizio e una fine, il che avviene trovando nelle rocce delle prove chimico-fisico-biologiche tangibili e misurabili dell’ingresso in una nuova epoca. Queste tracce potrebbero essere, per esempio, la scomparsa di una particolare associazione di animali.

È inoltre fondamentale che tali evidenze siano riconosciute su larga scala. Dopo un'attenta valutazione di tutte le prove, è compito della Commissione Internazionale di Stratigrafia e della specifica sottocommissione, composta da esperti del settore, determinare se il nuovo intervallo di tempo geologico soddisfi tutti i requisiti necessari per essere ufficialmente riconosciuto. Inoltre, è fondamentale identificare una sezione tipo, conosciuta come Global Stratotype Section and Point (GSSP), basicamente un livello o una successione di rocce le cui proprietà chimico-fisico-biologiche la rendono la sezione di riferimento per l'ingresso nella nuova epoca geologica. Qui verrà posizionato il "chiodo d'oro" (golden spike), segnando simbolicamente l'inizio di un nuovo capitolo nella storia della Terra.

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Esempio di golden spike che segna la base del periodo Ediacarano, cominciato circa 635 milioni di anni fa. Il GSSP si trova in Australia. Via Wikimedia Commons.

Il GSSP selezionato dall'AWG si trova nei sedimenti sul fondo del Lago Crawford, in Canada, dove sono state rilevate contemporaneamente tracce di isotopi radioattivi prodotti dalle esplosioni atomiche, particolato derivante dalla combustione di combustibili fossili e azoto proveniente dai fertilizzanti utilizzati dall'uomo.

Perché l'Antropocene non è stato accettato

Il 4 marzo 2024, il risultato della votazione della Commissione Internazionale di Stratigrafia ha ufficialmente respinto la richiesta di riconoscimento dell'Antropocene come un'epoca geologica formale e quindi la sua introduzione nella scala dei tempi. È importante sottolineare che nessuno dei membri della commissione ha negato le prove dell'impatto dell'attività umana sulla Terra. Le ragioni del respingimento sono diverse.

Innanzitutto, le epoche geologiche variano nella loro durata, estendendosi da pochi milioni fino a oltre 40 milioni di anni. L'Antropocene, nella proposta dell'AWG, avrebbe una durata inferiore persino a quella di una singola vita umana, contraddicendo così la natura stessa e funzione della scala dei tempi geologici. Inoltre, i membri della commissione hanno sottolineato che l'impatto delle attività antropiche ha radici molto più antiche del XX secolo, risalendo persino alle prime forme di agricoltura, circa 10.000 anni fa. Queste fasi di sviluppo della società umana sono già considerate alcune delle caratteristiche distintive dell'epoca precedente all'Antropocene, ossia l'Olocene, il cui inizio è datato circa 11.700 anni fa, alla fine dell'ultima era glaciale. Pertanto, sarebbe incoerente interrompere l'Olocene per introdurre una nuova epoca.

Tuttavia, il concetto di Antropocene è ormai ampiamente radicato sia nel mondo scientifico che nell'opinione pubblica. Di conseguenza, sebbene non venga riconosciuto come un periodo di tempo geologico formale, rimane un importante evento all’interno dell’Olocene.

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