Quante volte ci siamo trovati, chi più chi meno, in situazioni in cui ci siamo sentiti avvampare le guance di calore e abbiamo capito che stavamo arrossendo? Che sia il senso di inadeguatezza, un forte imbarazzo, come vedere la persona che ci piace all'improvviso, o un moto di rabbia, è importante sapere che qualsiasi momento emotivamente intenso può provocare questa reazione. La causa è l'adrenalina che in quel momento viene rilasciata nel nostro corpo proprio a causa delle intense emozioni e provoca un maggiore afflusso di sangue nei capillari più vicini alla pelle del viso. Spesso ci si vergogna di arrossire, ma è una normale risposta fisiologica e un segno utile, perché aiuta a ridurre i contrasti sociali. Ognuno arrossisce in maniera e con intensità diversa e in alcuni casi, ad esempio chi soffre di ansia sociale e arrossisce molto frequentemente, può diventare un problema patologico noto con il nome di eritrofobia. Vediamo nel dettaglio perché si arrossisce e se succede a tutti nello stesso modo.
Arrossire è una risposta fisiologica mediata dall'adrenalina
Arrossire è una risposta naturale e fisiologica dell'essere umano, che porta a un maggiore afflusso di sangue al volto, al petto e al collo, causato dal rilascio di adrenalina da parte del sistema nervoso simpatico.
Si tratta di una reazione del tutto involontaria: infatti, il sistema nervoso simpatico fa parte del sistema nervoso autonomo, che controlla le funzioni involontarie del corpo. L'adrenalina rilasciata è sia un ormone che un neurotrasmettitore che prepara l'individuo alle reazioni di "attacco o fuga" aumentando frequenza cardiaca e respiratoria, inviando maggior afflusso di sangue ai muscoli e dilatando alcuni vasi sanguigni. È proprio questa azione, mediata da un particolare enzima, l'Adenilato Ciclasi, che fa dilatare i vasi facendo affluire più sangue ai capillari presenti su viso, collo e petto, determinando così il rossore. In alcuni casi invece che dilatare i vasi, l'adrenalina li restringe per dirigere il flusso di sangue ai muscoli e al cuore, e inoltre non tutti i capillari sono sensibili all'adrenalina, motivo per cui non arrossiamo su tutto il corpo.
Il rossore emotivo è un codice sociale che aiuta a ridurre i contrasti
Questo rossore di tipo emozionale deriva da emozioni ben precise: imbarazzo, rabbia, vergogna, ansia, paura, provare rimorso per aver fatto qualcosa di sbagliato e paura del giudizio degli altri quando si viene osservati o si è al centro dell'attenzione.
Secondo la psicologia evoluzionistica, il rossore evidente è un codice sociale, cioè permette una comunicazione con gli altri membri della società in cui viviamo, un segno non verbale per comunicare una nostra emozione, chiedere aiuto, scusarsi o avere il rimorso per un errore. Si è visto, infatti, che il rossore è un segnale che affievolisce le collisioni e i contrasti con gli altri esseri umani, generando un senso di empatia verso chi arrossisce.
Nel recentissimo studio della Netherlands Institute for Neuroscience – KNAW, i ricercatori hanno fatto una scansione cerebrale a dei volontari per studiare le origini del rossore sul viso, sottoponendoli ad esibizioni di karaoke in pubblico, assegnando, di proposito, a ciascun partecipante canzoni difficilissime da cantare. I volontari sono stati poi sottoposti alla visione della propria performance e di quella degli altri parteciparti, mentre venivano eseguite risonanze magnetiche funzionali (fMRI) sul loro cervello.
I ricercatori hanno notato che nei partecipanti si sono attivate aree quali quelle della corteccia visiva e del cervelletto, sede la prima dell'attenzione, e la seconda di alcune emozioni, confermando quanto le emozioni siano coinvolte nel processo di arrossamento del viso e come questo fenomeno sia legato all'esposizione sociale.
Arrossiamo tutti allo stesso modo?
Avrete notato che mentre qualcuno arrossisce visibilmente al minimo imbarazzo, in altre persone si nota a malapena. Questa differente intensità con cui ciascuno di noi arrossisce, dipende da molti fattori, primo fra tutti la sensibilità personale, oltre alla modalità, l'assiduità e i motivi e il vigore del rossore. Non bisogna poi dimenticare che su chi possiede una pelle particolarmente chiara l'arrossamento è più visibile rispetto ad una pelle più scura.
Data al forte componente emotiva legata all'arrossamento, persone che soffrono di sociofobia o ansia da pubblico, per le quali le situazioni sociali sono fortemente stressanti, tendono quindi ad arrossire più spesso e facilmente. In alcuni casi, c'è chi arrossisce così frequentemente da sviluppare una certa difficoltà nel gestire questo evento fisiologico, fino ad arrivare a sviluppare una vera e propria fobia di arrossire, l'eritrofobia, per la quale è necessario rivolgersi a degli specialisti.