0 risultati
video suggerito
video suggerito
29 Dicembre 2023
12:40

Qual è la funzione sociale delle feste?

Le feste sono vissute come un momento per rinsaldare l’unità sociale e hanno la capacità di trasportare la collettività in un mondo del tutto diverso da quello in cui ordinariamente viviamo.

Ti piace questo contenuto?
Qual è la funzione sociale delle feste?
sociologia feste

Dare una definizione univoca di "festa" non è semplice: non si tratta di un dato, ma un complesso di azioni sociali che acquista senso e identità nelle interpretazioni di chi la vive e vi partecipa, nelle pratiche sono messe in opera. Non solo: la festa è un istituzione dinamica che si evolve e si adatta ai mutamenti sociali ed economici della società e per questo motivo la ritroviamo come tratto comune di tutte le comunità umane e nella storia. Oggi è diventata anche un importante strumento di marketing territoriale e di consumo. Ma da dove nasce il concetto di festa? Ed è vero che ce ne sono alcune più "vere" di altre?

Il tempo della festa e il tempo del lavoro

Festa, da festum (gioioso, felice), è da sempre un momento di rottura o interruzione del tempo lavorativo. Lo scandire del tempo è sempre stato di fondamentale importanza nelle tradizioni contadine e, non a caso, molte delle festività che conosciamo oggi hanno proprio origine in questo modo, durante i momenti di passaggio stagionale. L'antropologo Valerio Valeri, ad esempio, sostiene che "in primo luogo, la festa è una qualsiasi attività rituale correlativa dell'organizzazione sociale del tempo".

contadini feste

Esistono feste più “vere” di altre?

Immaginiamo di imbatterci in una capsula del tempo e di ritrovarci documenti, fotografie, racconti, ricette e filmati di molti decenni fa, che ci raccontano come si viveva e ci si preparava al Natale. Probabilmente non noteremmo sostanziali differenze rispetto a quanto siamo abituati, almeno nella forma. Alcuni fanno una netta distinzione tra le feste del passato e le feste odierne, sostenendo che le feste “nuove” sono ormai prive di radici storiche e religiose, animano i centri commerciali e sono solo occasioni di consumo.

consumismo feste

Ma allora quali sono le feste “vere” e come facciamo a distinguerle da quelle non autentiche? Per rispondere a questa domanda dovremmo prima concordare su cosa sia una “vera” festa, cosa intendiamo per autenticità e così via. In realtà, l’autenticità è in continuo divenire: ciò che può essere considerato inautentico in un momento, potrebbe diventare autentico dopo.

Per l'antropologo Pietro Clemente tutte le feste sono feste e, anche quelle contemporanee, presentano caratteri identici a quelle tradizionali (pur rimarcando la difficoltà a stabilirne confini nitidi):

  • periodicità di calendario;
  • comportamenti ritualizzati;
  • variabilità dei significati;
  • connessione con un evento laico o religioso.

Come dicevamo prima, la festa è un evento sociale e attivo, si adatta ai mutevoli contesti storici e sociali ed è per questo che non ha molto senso parlare di feste “vere” e feste meno vere.

La differenza tra festa e rito

Quando si parla di festa, si parla facilmente di rito, finendo per usare i due termini in modo interscambiabile. In realtà:

  • il rito è una sequenza formalizzata di azioni,
  • la festa è, innanzitutto, un vissuto collettivo;
differenza festa rito

Semplificando: se il rito è qualcosa che “si fa” (ci sono una serie di azioni obbligate), la festa è qualcosa che soprattutto “si sente” (dà una cornice di vissuto, in cui non sempre le azioni sono coordinate). Il rito inoltre prevede che ci sia qualcuno che offici e qualcuno che partecipi, mentre la festa non fa questo tipo di distinzioni. Sicuramente rito e festa possono co-esistere, come se l’uno (il rito) fosse un testo, l'altra (la festa) un contesto.

La funzione sociale delle festività

La festa è un'esperienza di comunità, attraverso la quale si confermano i propri confini e i propri ambiti: qui si rappresentano i valori sociali (e le gerarchie) con l’intento di riaffermarli solennemente. Per questo motivo e per la paura della disgregazione sociale, vengono additati coloro che non sono perfettamente in linea con la narrazione che la comunità si dà. Durkheim elabora un modello formale di interpretazione del significato sociologico della festa nei seguenti elementi:

  • co-presenza fisica di un gruppo di persone ;
  • mutua consapevolezza di un comune focus di attenzione;
  • stato d’animo condiviso;
  • simboli o oggetti sacri che rappresentano l’appartenenza al gruppo;
  • energia emozionale che investe i partecipanti;
  • esclusione di chi infrange simboli e luoghi sacri.

Possiamo concludere dicendo che, se da un lato la festa permette la ricostruzione della comunità in questi momenti di aggregazione, esiste anche una decisione collettiva – non esplicita, ovviamente, ma implicita nei comportamenti e nelle norme – che tende a escludere quanti non intendono replicarli.

A proposito di feste: se vuoi sapere come funzionano i fuochi d'artificio, non ti resta che guardare il video qui sotto!

Bibliografia
Sitografia
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views