
Il TAG (Trans Austria Gas Pipeline) è uno dei gasdotti che permettono all'Italia di importare gas naturale: nello specifico, il suo obiettivo è di mettere in collegamento il nostro Paese (attraverso la stazione di Tarvisio, in Friuli-Venezia Giulia) e la Russia passando per l'Austria. Il TAG è un'infrastruttura chiave per soddisfare il fabbisogno energetico italiano: pensate che circa il 40% di tutto il gas naturale che importiamo passa attraverso questo gasdotto.
Vediamo quindi come è fatto il TAG, dove si trova e quanto gas naturale trasporta ogni anno dalla Russia all'Italia.
Come è fatto il TAG?
Come confermato dal sito ufficiale del progetto, il gasdotto TAG è composto da tre linee e da cinque stazioni di compressione e presenta due punti di entrata e uno di uscita. Complessivamente l'infrastruttura è lunga all'incirca 380 km ed è stata realizzata utilizzando pressappoco 1140 km di tubature il cui diametro è variabile tra gli 0,91 e 1,06 metri. La pressione al loro interno può raggiungere i 70 bar mentre le stazioni di compressione hanno una potenza installata pari a circa 480 MW.
Dove passa il TAG?
Il TAG, come abbiamo anticipato, ha una lunghezza di circa 380 km e si snoda per tutta l'Austria. Il punto di contatto con l'Italia avviene presso la stazione di Tarvisio e, da lì, il sistema di tubature attraversa il Paese verso nord-est. Il punto finale del tracciato è il comune di Baumgarten an der March, in Austria nord-orientale.
In realtà quest'infrastruttura non permette di rifornire di combustibile solamente Italia e Austria ma anche la Slovenia: questo è possibile grazie al gasdotto SOL che si separa dal TAG all'altezza di Weitendorf, a sud della città di Graz.

Ma il TAG da dove riceve il gas naturale?
Una volta raggiunto il confine settentrionale dell'Austria, il TAG si collega a una serie di gasdotti che permettono di trasportare il combustibile dai giacimenti russi fin nel cuore dell'Europa.

Quanto gas naturale importiamo attraverso il TAG?
In termini assoluti, l'import di gas naturale attraverso il TAG si aggira attorno ai 27-33 miliardi di metri cubi ogni anno – questa quantità, come possiamo vedere dal grafico sottostante, copre all'incirca il 40% di tutto l'import italiano.
La situazione è però in rapido mutamento: l'invasione russa dell'Ucraina ha cambiato in poco tempo gli equilibri geopolitici e, mese dopo mese, l'Italia sta cercando di ridurre la propria dipendenza dal loro gas naturale tramite nuovi contratti con altri Paesi e sfruttando maggiormente il GNL.