Possiamo affermare con certezza che, se vi venisse chiesto di scegliere tra l'essere morsi da un serpente a sonagli oppure di toccare una rana sudamericana dai colori sgargianti…scegliereste sicuramente la seconda opzione. Eppure, in entrambi i casi, andreste incontro a problemi di salute anche gravi perché sareste entrati in contatto con alcune sostanze prodotte dagli animali per difendersi o attaccare le proprie prede.
Per la precisione la rana è definita tossica mentre il serpente è velenoso, due termini che possono sembrare la stessa cosa e che spesso vengono usati come sinonimi ma che in realtà indicano due cose diverse.
La differenza qual è? La modalità con cui entriamo in contatto con le tossine.
Se lo mangi e stai male, è tossico
Un animale è definito tossico (in inglese poisonous) quando produce o accumula tossine (anche in maniera passiva) che sfrutta per difendersi. Queste sostanze in genere vengono liberate dalla pelle degli animali o da speciali strutture in cui si accumulano per nuocere agli aggressori che li toccano o li ingeriscono. In alcuni casi basta anche solo inalare le tossine a distanza per assistere ad effetti collaterali anche gravi.
Molte tossine agiscono sul sistema nervoso generando convulsioni, paralisi, intorpidimento e addirittura morte e possono essere prodotte oppure "prese in prestito" dall'ambiente.
Mi spiego meglio: spesso questi animali non producono autonomamente le sostanze tossiche ma piuttosto le acquisiscono dall'ambiente in alcune fasi vitali o durante l'intero arco di vita in modo da rendersi pericolose. Mangiano piante o altri animali ricchi di tossine a cui però sono immuni, accumulandole e sfruttandole a loro favore in caso di necessità. Questo è il caso delle farfalle monarca, dei pesci palla e delle rane dorate colombiane, considerati tra gli esseri più pericolosi al mondo poiché sfruttano molecole altamente nocive come cardenolidi, tetradotossina e batracotossine.
Esistono però anche moltissimi altri animali che non diremmo mai essere tossici, quando in realtà per i loro predatori lo sono eccome. È il caso di rane, rospi, tritoni e salamandre ma anche molti uccelli, pesci, insetti e cefalopodi.
P.S.: Per quanto riguarda i funghi noi italiani facciamo un po' di confusione. Tendiamo a definirli velenosi quando, invece, nella la letteratura internazionale si usano i termini "toxic" o "poisonous" che in italiano si traducono in "tossico". Ma il confine tra un termine e l'altro non è così netto e la questione è tutt'ora dibattuta.
Se ti morde e stai male, è velenoso
Quelli che vengono chiamati velenosi (in inglese venomous) sono animali che sfruttano sostanze contenenti tossine per ferire attivamente le prede e assoggettarle allo scopo di difendersi o nutrirsi. Fanno parte di questa categoria tutti quegli animali che fanno uso di spine, aculei e zanne per attaccare e/o paralizzare altri organismi iniettando il veleno (la zootossina) in maniera precisa e diretta, aggirando generalmente il sistema digestivo e facendolo propagare attraverso il flusso sanguigno.
Tra gli esempi più comuni di animali velenosi troviamo certamente serpenti, ragni, scorpioni, razze, meduse e draghi di Komodo ma anche animali apparentemente più "carini e coccolosi" come il loris lento del Bengala, la talpa, il toporagno e l'ornitorinco.
Il fatto che un animale velenoso possieda delle tossine dannose, non implica per forza una correlazione diretta tra la sua ingestione e lo stare male. Il veleno (che è funzionale per essere iniettato nel flusso sanguigno) è solitamente posizionato nell'animale all'interno di alcune ghiandole che possono essere asportate. Mangiare le carni dell'animale escludendo le ghiandole velenifere ci permetterebbe (in teoria!) di limitare il grosso dei problemi collegati al veleno che, seppur non venga inoculato con zanne e aculei, entra comunque nel nostro corpo.
NON consigliamo a nessuno di mangiare animali selvatici velenosi e magari crudi: potremmo essere fortunati e rimanere illesi, ma come minimo l'intossicazione alimentare è dietro l'angolo. Alcuni animali sono immuni al veleno delle proprie prede ma non è cosa da tutti. Ingerire specie animali, vegetali e fungine senza conoscerle a fondo è sempre un rischio che si può evitare con il buonsenso e interfacciandosi con gli esperti!
Esistono animali sia velenosi che tossici?
Chi vieta alla Natura di selezionare e favorire più tecniche assieme? Mica un animale che è velenoso non può essere anche tossico, come nel caso del serpente tigre asiatico che fa parte di entrambe le categorie.
Esistono più mix di tecniche dissuasive che gli organismi possono attuare per attaccare e difendersi. C'è anche, ad esempio, un'ulteriore classe di animali chiamati toxungenici che spruzzano a distanza le tossine addosso agli assalitori: ne fanno parte le salamandre pezzate e la celeberrima puzzola.
Ma è anche vero che una stessa molecola può essere tossica in un caso e velenosa in un altro come nel caso della tetradotossina, una sostanza che rende il pesce palla tossico e allo stesso tempo velenoso così come il polpo dagli anelli blu. Tutto dipende dal modo in cui le tossine entrano in contatto con l'avversario (spesso inconscio del pericolo)!