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Gli utilizzi dell’amianto e i pericoli per la salute

Il termine "amianto" si riferisce ad una serie di minerali che tende a formare delle fibre inalabili. Una volta respirate, queste possono causare gravi danni al nostro organismo, provocando vittime anche a distanza di molti anni. Per questo motivo una legge del 1992 ne ha vietato l'utilizzo, la lavorazione e l'estrazione in Italia. Ma se è un materiale così pericoloso, perché è stato utilizzato così tanto in passato?

A cura di Redazione
12 Ottobre 2021
12:30
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Gli utilizzi dell’amianto e i pericoli per la salute
Amianto pericoli

L’amianto (o asbesto) è il nome che viene dato ad alcuni minerali fibrosi appartenenti alla famiglia dei serpentini e degli anfiboli (cioè dei silicati). In natura si può trovare in alcuni tipi di rocce metamorfiche ed è stato ampiamente utilizzato negli anni nell'industria edile per le sue ottime proprietà ignifughe e isolanti. Il problema è che se un oggetto contenente amianto si frattura o si danneggia può generare particelle fibrose che, se inalate, possono dar vita a malattie letali.

Ma perché è così pericoloso?

Tutte le tipologie di asbesto, se frantumate, possono produrre delle fibre. Queste sono definite come particelle respirabili lunghe almeno 5 micrometri, dal diametro inferiore ai 3 micrometri e rapporto lunghezza/altezza superiore a 3.

Una volta inalate, la loro pericolosità è variabile a seconda della solubilità negli alveoli polmonari, quindi una misura di quanto facilmente il nostro organismo è in grado di smaltire queste fibre e, collegato a questo, quanto il nostro corpo è in grado di attivare i leucociti per la difesa immunitaria. Per chi ha lavorato a lungo con l’amianto sicuramente il tempo di esposizione alle fibre è un altro parametro determinante. Ricordiamo infatti che molte malattie associate all’esposizione all’asbesto non si manifestano da un giorno con l’altro ma a distanza di diversi anni, a volte nell’ordine dei decenni.

L'amianto è sempre pericoloso?

Di per sé, una roccia o un manufatto contenente amianto non crea problemi alla salute dell’uomo. I problemi nascono quando questi vengono rotti o frantumati, provocando il rilascio delle fibre in aria. Queste, se sufficientemente piccole, possono essere inalate e causare malattie a livello polmonare. Per questo motivo un edificio che contiene amianto a volte non viene demolito. Se la struttura è sufficientemente stabile basta solo un incapsulamento con apposite resine, così da evitare un'ulteriore dispersione di fibre e, allo stesso tempo, non crearne di nuove con la demolizione.

Per quale motivo allora l'amianto è stato così tanto utilizzato in passato? E quali sono le principali malattie associate a questo materiale? Ne parliamo in questo video di Geopop.

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