Il violento terremoto che ha colpito il Giappone (Magnitudo 7.5) il 1 Gennaio 2023, ha generato uno tsunami di 120 cm. Come è possibile che ci siano tsunami così piccoli?
Ciò che differenzia un'onda di tsunami rispetto ad un'onda normale, non è l'altezza ma il meccanismo di innesco e, soprattutto, la massa d'acqua coinvolta nel movimento. In altri termini può esserci anche uno tsunami di 10 cm o anche meno.
La differenza tra le onde normali e le onde di tsunami
Le onde marine comuni, principalmente generate dal vento, influenzano principalmente gli strati superficiali dell'acqua senza causare movimenti significativi in profondità. Al contrario, le onde di tsunami, generalmente innescate da faglie sul fondale marino, agiscono sull'intera colonna d'acqua, dalla base fino alla superficie, trasportando notevoli quantità di energia.
Anche la morfologia è diversa: dal punto di vista fisico, i maremoti sono contraddistinti da lunghezze d'onda molto estese, nell'ordine delle decine o centinaia di chilometri.
Inoltre, le onde di tsunami sono notevolmente più veloci rispetto a qualsiasi onda generata dal vento, con velocità che possono raggiungere i 700-800 km/h in mare aperto. Nonostante la loro limitata altezza, che varia da pochi centrimetri a alcune decine di centimetri, le onde di tsunami in mare aperto possono passare inosservate.