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25 Novembre 2023
8:04

Cosa sono i massi erratici e come fanno a trovarsi nei fondivalle e in pianura

I massi erratici sono grandi blocchi di roccia trasportati da antichi ghiacciai nel fondovalle. Spesso sono isolati e suggestivi e sono testimonianza di un clima passato che oggi non c'è più.

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Cosa sono i massi erratici e come fanno a trovarsi nei fondivalle e in pianura
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A volte, camminando nei fondivalle, è possibile incontrare massi enormi e suggestivi sparsi in posti insoliti e inaspettati. Spesso, questi massi sono fatti di materiali diversi dall'ambiente in cui si trovano, il che li fa sembrare “fuori posto”. I geologi li chiamano massi erratici, sono di origine glaciale e nel corso dei millenni si sono spostati seguendo il fronte di antichi ghiacciai scomparsi o ritirati. Hanno un valore scientifico significativo perché testimoniano un clima passato che non esiste più. Vediamo che cosa sono e cosa raccontano di eventi accaduti migliaia di anni fa.

Cosa sono i massi erratici

I massi erratici sono grandi blocchi di roccia che si trovano in luoghi dove non si sarebbe atteso trovarli. Sono stati, infatti, “prelevati” dalla montagna e sono stati trasportati a valle da antichi ghiacciai che, ritirandosi, li hanno lasciati dove li vediamo oggi.

Ma come fanno ad essere così lontani dalle montagne? In passato, migliaia di anni fa, sul nostro pianeta ci sono stati periodi molto freddi, chiamati ere glaciali. Durante questi periodi, buona parte della Terra era coperta dal ghiaccio. Ad esempio, durante l’ultima era glaciale in Italia, finita circa 11.000 anni fa, i ghiacciai alpini si estendevano a sud fino al lago di Garda.

Questi ghiacciai non erano immobili: come quelli odierni, erano dotati di un lento e inesorabile movimento, da monte a valle. In montagna, a causa dell’erosione, alcuni massi potevano staccarsi e rimanere intrappolati nel ghiaccio. Così, anno dopo anno, seguivano il movimento del ghiacciaio, “camminando” lungo la valle e arrivando nella posizione in cui li vediamo oggi. Poi, una volta che il clima si scaldava, il ghiaccio si ritirava, abbandonando questi enormi massi nella posizione in cui li aveva trasportati. Per questo si chiamano "massi erratici": il nome deriva dal verbo latino "errare", che significa "vagare".

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Masso erratico chiamato Wolf Rock, nel Wolf Rock Nature Preserve, Stati Uniti. Credits: Msact.

L'origine glaciale dei massi erratici

L’origine dei massi erratici oggi è molto chiara, ma non è stato facile capire la loro provenienza. Immaginate di trovarvi di fronte ad uno di questi massi, che non c’entra nulla con l’ambiente circostante, e dover rispondere alla domanda “perché è qui?”. Si cercò di dare risposta a questa domanda a partire dal XVIII secolo e furono avanzate numerose teorie.Qualche geologo ipotizzò che si trattasse dei resti di antichi monti o colline che erano stati quasi totalmente erosi; altri pensarono che fossero dei bolidi derivanti da qualche esplosione che li aveva fatti arrivare fino a lì; altri ancora supposero un’origine marina.

L’ipotesi glaciale venne presentata nel 1821 da un ingegnere svizzero: Ignatz Venetz. In quel periodo, al contrario di oggi, i ghiacciai si stavano espandendo e Venetz poté studiarne il comportamento, notando che alcuni massi si trovavano sulla superficie del ghiacciaio e seguivano il suo movimento. A provare il fatto che questi massi sono stati trasportati dai ghiacciai ci sono anche i segni che il trasporto ha lasciato sulla superficie del masso: infatti, se si presta attenzione, è possibile notare delle striature e una forma levigata.

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Illustrazione che mostra i massi sulla superficie del ghiacciaio.

Perché i massi erratici sono importanti

I massi erratici sono molto importanti per tre motivi:

  1. Valore scientifico: vedere dei massi così grandi in posti dove “non dovrebbero stare” è un’importante testimonianza del clima del passato. Dal momento che la loro origine è glaciale, trovare un masso erratico in pianura, dove oggi non c’è ghiaccio, aiuta a comprendere che in passato, in quel punto, il terreno è stato ricoperto da un ghiacciaio.
  2. Valore culturale: questi massi, a causa della loro imponenza, hanno attirato l’attenzione già in epoche antiche in cui avevano uno o più ruoli nella sfera spirituale. È probabile che per le popolazioni celtiche e liguri (prima dei Romani) i massi erratici venissero usati come luoghi di culto, oppure che gli venisse attribuito un ruolo magico, e per questo vi si svolgevano diversi rituali. Infatti, a ridosso di questi massi, sono stati ritrovati spesso antichi oggetti di valore, forse usati durante i rituali, e, successivamente, con l’avvento dell’epoca cristiana, vi sono state erette statue della Vergine, croci o cappelle. Inoltre, in alcuni casi, sono state ritrovate delle tombe antiche costruite proprio a ridosso dei massi erratici.
  3. Risorsa turistica: al giorno d’oggi i massi hanno un’importante valore turistico soprattutto nel settore sportivo. Infatti, sono utilizzati come palestre di arrampicata.
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Masso erratico “Pietra Pendula”, in provincia di Como, è un monumento naturale regionale.

Massi erratici famosi in Italia e nel mondo

In Italia sono presenti molti massi erratici, soprattutto nei fondovalle alpini. Tra i più famosi e imponenti ci sono:

  • Sasso dei Ciclopi: si trova a Remenno, in val Masino, ed è il masso erratico più grande di Europa. Ha un volume di mezzo milione di metri cubi e oggi è un importante sito di arrampicata.
  • Masso Gastaldi: a Pianezza, in provincia di Torino. Il ghiacciaio lo trasportò in questa posizione circa 300.000 anni fa ed oggi è collocato tra le case del centro storico.
  • Pietra Pendula: masso erratico a Torno, in Lombardia, denominato monumento naturale regionale.
  • Masso Avello: situato in provincia di Como, è molto importante perché vi sono state scavate delle antiche tombe.

Naturalmente, non solo in Italia ci sono i massi erratici, ma sono sparsi in tutto il mondo, a testimonianza che le ere glaciali erano un fenomeno globale. Tra i più famosi sono i massi trasportati dal ghiaccio nell’odierna New York (è possibile vederli proprio a Central Park), e l'altare di roccia vichingo, anch’esso negli Stati Uniti. Su questo masso c’è una teoria controversa per cui sarebbe stato utilizzato dai Vichinghi come altare durante la loro presunta esplorazione dell’America. Purtroppo non ci sono prove di ciò, ma per questo ha una grande attrazione turistica.

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Masso Gastaldi, a Pianezza. Credit: F Ceragioli.
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