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25 Ottobre 2024
17:30

Perché Gibilterra appartiene al Regno Unito e non alla Spagna?

Nonostante si trovi in territorio spagnolo, Gibilterra è un territorio d’oltremare che appartiene al Regno Unito, ed è quindi considerata dalla Spagna come una “colonia” ancora esistente sul continente europeo. Ma perché Gibilterra è un'exclave britannica?

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Perché Gibilterra appartiene al Regno Unito e non alla Spagna?
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Considerato come il luogo che secondo il mito coincideva con le Colonne d’Ercole, tra il promontorio roccioso di Calpe in Spagna e di Abila in Africa, Gibilterra (Gibraltar in spagnolo e inglese) è un dominion britannico (una cosiddetta exclave) in territorio spagnolo, nel sud della penisola iberica, all'estremo meridionale dell’Andalusia. Sorge al confine con il comune spagnolo di Linea de la Concepcion, in provincia di Cadice e con il suo Stretto divide l’Oceano Atlantico dal mar Mediterraneo. Precedentemente chiamata Calpe, il nome Gibilterra deriva dall’arabo Jabal Ţāriq ossia “Monte di Tariq”, come omaggio al generale berbero Tariq ibn Ziyad che nel 711 conquistò la Spagna.

La storia di Gibilterra: come e quando è passata al Regno Unito

Gli antichi Greci ritenevano che le Colonne d’Ercole, formate dai due promontori rocciosi che formano lo Stretto di Gibilterra, costituissero un limite al di là del quale non ci si poteva spingere, per la pericolosità e l’ignoto che si celava oltre quel punto e dunque rappresentassero la fine del mondo conosciuto.

Dopo che nel 711 gli arabi conquistarono la penisola iberica, a Gibilterra fu costruita una fortezza e dopo alterne conquiste da parte spagnola e araba, nel 1501 Gibilterra fu inclusa nel regno di Isabella di Castiglia.

Nel 1704, durante la Guerra di secessione spagnola, una flotta anglo-tedesca guidata dall'ammiraglio George Rooke assediò la città chiedendo fedeltà e resa all’arciduca d’Austria Carlo, figlio di Carlo II d’Asburgo, che l’anno precedente era stato incoronato re di Castiglia a Vienna. Ma il governatore spagnolo Diego de Salinas non volle cedere e così nel 1704 il Regno di Inghilterra, con l’aiuto militare olandese, si impossessò di Gibilterra, dopo la resa del governatore spagnolo. Da quel momento Gibilterra passò sotto il dominio britannico, con la formalizzazione ufficiale che avvenne nel 1713 con il Trattato di Utrecht, alla fine della guerra di secessione spagnola.

Secondo il trattato la Spagna cedeva la proprietà della città con il castello, il porto, le mura e i forti circostanti senza limiti o eccezioni. Il nodo su cui il governo spagnolo insiste è che è stata ceduta la proprietà ma non la sovranità, soprattutto per quanto riguarda il controllo dello Stretto di Gibilterra, uno degli snodi navali e choke point più importanti insieme al Canale di Suez.

gibilterra
Mappa con la posizione del territorio di Gibilterra rispetto allo Stretto di Gibilterra. Credit: Google Earth

Caratteristiche geografiche di Gibilterra

Con un’estensione di 6,5 km quadrati, 58 km di lunghezza, 13 kmi di ampiezza nel suo punto più stretto e 44 in quello più ampio, Gibilterra con il suo Stretto separa la penisola iberica dalle coste del Marocco e dell’Africa nord occidentale. Con una popolazione di poco meno di 33.000 persone, entrando a Gibilterra dalla Spagna si ha l’impressione di essere catapultati nel Regno Unito.

Alcune particolarità sono la diffusione della bertuccia, una scimmia della specie Macaca Sylvanus, che originariamente si trovava nell'Africa nord occidentale, in particolare in Marocco ed Algeria e che è in seguito arrivata a Gibilterra dove ora vive in stato di libertà, interagendo anche con i numerosi visitatori che ogni anno visitano il promontorio e la città.

La lingua ufficiale di Gibilterra è l’inglese anche se esiste una lingua locale, parlata dalla maggioranza della popolazione, chiamata “Llanito". Si tratta di un misto di inglese, spagnolo, con influssi arabi e addirittura italiani. Esiste infatti una forte influenza genovese a Gibilterra, a causa di una consistente comunità di genovesi che si insediò a cavallo del 1700. Principalmente impegnati in attività di pesca d’altura ed attività commerciali, i genovesi rappresentavano a metà del ‘700 quasi la metà della popolazione tanto che l’italiano era utilizzato insieme all’inglese e allo spagnolo anche nei manifesti del regno inglese. Soprattutto a La Caleta, un paesino nella parte nord-orientale di Gibilterra, veniva parlato il dialetto ligure e ancora oggi molti cognomi liguri sopravvivono tra la popolazione.

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Celebrazioni della Giornata nazionale, il 10 settembre. Credits: Wikimedia commons

Lo status giuridico e politico di Gibilterra

Gibilterra fa parte dei territori non autonomi secondo l'ONU; inoltre i negoziati tra Spagna e Regno Unito per un accordo continuano senza sosta dal 1965. Il 10 settembre 1967 ci fu il primo referendum per la sovranità che vide la maggioranza della popolazione esprimersi a favore della proposta di rimanere sotto la sovranità della corona britannica. Da quel momento il 10 settembre si celebra la Giornata Nazionale di Gibilterra.

Nel 2002 c’è stato un ulteriore referendum per chiedere ai residenti di Gibilterra se fossero o meno a favore di una condivisione di sovranità tra Spagna e Regno Unito, respinta però dalla maggioranza della popolazione (98%). Con la Brexit la situazione è diventata più controversa: nel 2016, in occasione del referendum sull’appartenenza del Regno Unito all’UE, circa il 96% della popolazione di Gibilterra si era espressa in favore del "remain".

In seguito alla Brexit, però, anche Gibilterra è uscita dall’Unione Europea ma dal 2021 è entrata a far parte dello spazio Schengen, ossia l’area di libera circolazione dell’Unione Europea senza controlli alla frontiere interne. Da allora sono ancora in corso i negoziati post Brexit sul futuro di Gibilterra, sia bilateralmente tra i governi di Spagna e Regno Unito, che multilateralmente insieme alla Commissione Europea. Dal punto di vista giuridico, infatti, Gibilterra mantiene una legislazione indipendente dal Regno Unito, eccetto per quanto riguarda gli affari internazionali e la difesa, interamente sotto la responsabilità della corona britannica. Le forze militari sono infatti costituite dalla Royal Navy, Royal Air Force e dall’esercito britannico.

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