
Un hotel galleggiante di 7 piani, con 200 camere e del peso di 10.000 tonnellate capace di ospitare centinaia di persone: sembra un'idea strampalata, e invece si tratta dell’Haegumgang Hotel, un tempo chiamato Four Seasons Barrier Reef Resort, un’imponente struttura galleggiante in funzione dal 1988 al 2008, costruita a Singapore ma che ha viaggiato tra Australia, Vietnam, e Corea del Nord prima di essere definitivamente demolita dopo 20 anni di avventure e peripezie.
La realizzazione dell’Haegumgang Hotel
L’idea di un hotel galleggiante non fu mossa solo dalla tendenza alla spettacolarizzazione tipica del periodo, ma soprattutto dalla volontà dell’amministrazione australiana di favorire il turismo verso la Grande barriera corallina attraverso la realizzazione di servizi e strutture ad hoc. Agli inizi del 1983 fu proposta la realizzazione di un edificio ancorato a una grande chiatta fluttuante per facilitare l’accesso alla barriera corallina da parte dei turisti di tutto il mondo. Dopo un’attenta valutazione ambientale, il progetto dell’hotel galleggiante, chiamato inizialmente Four Seasons Barrier Reef Resort, prese piede, e i lavori per la sua realizzazione furono avviati a Singapore nel 1986, con un investimento di 45 milioni di dollari australiani.
Il design dell’hotel, ideato dall’ingegnere e architetto svedese Sten Sjöstrand, prevedeva un massiccio e compatto edificio rettangolare di 90 metri in lunghezza, 27,6 metri in larghezza e quasi 25 metri di altezza.
I progettisti non si risparmiarono in termini di servizi. L’hotel mirava infatti a un’offerta di alto profilo e non certo a una ricettività improvvisata: oltre alle circa 200 stanze per gli ospiti, l’hotel prevedeva al suo interno due ristoranti, due bar, una discoteca, una sauna, una biblioteca, una sala proiezioni, un osservatorio sottomarino e un negozio di articoli sportivi.
Oltre a tutto questo, disposti sui prolungamenti della grande chiatta, erano presenti una piscina, campi da tennis e un eliporto, oltre, ovviamente, a più di una dozzina di pontili per l’ormeggio delle imbarcazioni più piccole.
I “viaggi” dell’hotel galleggiante
L’hotel fu inaugurato nel marzo del 1988 con il nome di "Four Seasons Barrier Reef Resort" e il titolo, a tutti gli effetti, di "Primo hotel galleggiante della storia". Rimorchiato da Singapore con una nave per carichi pesanti e trasportato fino alla John Brewer Reef, al largo di Townsville, nell’Australia nord-orientale, l’hotel iniziò la propria storia come struttura ricettiva a 5 stelle, nel mezzo dell’oceano, raggiungibile, quindi, solo via mare (in circa due ore di viaggio) o in elicottero.
Fin dai suoi primissimi mesi di vita, tuttavia, l’hotel incontrò non poche difficoltà che minarono in rapidamente le aspettative e le esperienze degli ospiti. Cattivo tempo e cicloni tropicali, infatti, rendevano impossibili i trasporti aerei e marini, isolando completamente la struttura anche per diversi giorni e impedendo l’approvvigionamento. Il tutto senza considerare la necessità di costosi interventi di manutenzione e riparazione. Inoltre, una serie di sfortunati incidenti, come l’incendio di un catamarano per il trasporto e l’affondamento di un’appendice della chiatta, contribuirono ad aggravare la crisi. Il Four Seasons Barrier Reef Resort, in pesante perdita, fu messo così in vendita nello stesso anno.
L’hotel fu allora acquistato da una compagnia giapponese e rimorchiato fino in Vietnam, il cui grande boom del settore turistico negli ultimissimi anni '80 non era supportato da un adeguato sviluppo delle infrastrutture e dei servizi necessari. Nel 1989, il Four Seasons Barrier Reef Resort, ora rinominato Saigon Floating Hotel, fu ormeggiato presso il lungofiume del Saigon, nella città di Ho Chi Minh, diventando il primo hotel a cinque stelle e una delle strutture più prestigiose della città, nonché dell’intero Paese, dal momento che offriva servizi esclusivi ancora poco diffusi nel Vietnam di quegli anni. Il Saigon Floating Hotel visse così diversi anni di gloria, ma il rapido sviluppo del sud-est asiatico, portò in breve tempo la struttura a non essere più così competitiva come un tempo, tanto da essere decisa una nuova chiusura e un conseguente spostamento in acque diverse ancora una volta nel 1996.
I giapponesi vendettero allora l’hotel a una compagnia sudcoreana del gruppo Hyundai, che rinominò la struttura in Haegumgang Hotel e le diede nuova vita in Corea del Nord, grazie ad un progetto congiunto di sviluppo tra le due Coree. Tra il 2000 e il 2008 l’Haegumgang Hotel conobbe una certa popolarità all’interno dei flussi turistici locali, ma l’inasprirsi delle relazioni tra la Corea del Nord la Corea del Sud, portò al definitivo abbandono della struttura per scopi turistici.
Anche se ancora formalmente di proprietà della Corea del Sud, l’hotel non fu più spostato e il suo impiego nei successivi anni non è ben chiaro a causa della chiusura al mondo della Corea del Nord. L’ordine di demolizione dell’hotel arrivò infine nel 2019 da parte del leader supremo Kim Jong Un, che non lo considerava in linea con il senso estetico locale: è stato definitivamente smantellato nel marzo del 2022.