Sì, Mafia Island, l'Isola Mafia, esiste davvero e si trova nell'oceano Indiano, a sud di Zanzibar. In particolare è situata al largo delle coste della Tanzania, a cui appartiene politicamente. Non solo: esistono anche l'Arcipelago Mafia, di cui l'isola fa parte insieme ad altre 8 isole e 12 barriere coralline, il Canale Mafia, che separa l'isola dall'Africa orientale, e la Contea Mafia, di cui l'isola fa parte a livello amministrativo.
Sentendo un nome del genere noi italiani rischiamo subito di immaginarci un'isola tropicale controllata e gestita dalla criminalità organizzata, magari con un personaggio in stile Al Capone al comando. Ovviamente non si tratta di niente di tutto questo. È vero che Mafia Island, chiamata anche Chole Shamba, è un'isola tropicale, ma si ritiene che il suo nome possa derivare dall'antico popolo dei Ma'afir (originari dell'attuale Yemen), che anticamente ne controllavano il territorio. Un'altra ipotesi propone un'origine dall'espressione mahali pa afya, che in lingua swahili significa "dimora salutare". Infine, un'ultima tesi tira in ballo il termine arabo morfiyeh, che significherebbe "gruppo/arcipelago": attenzione, però, personalmente non ho trovato riscontro rispetto a questa corrispondenza linguistica.
La geografia di Mafia Island
L'isola ha una superficie di circa 440 km2, dista dal continente 16 km (nel punto più stretto) e la sua altitudine raggiunge al massimo i 53 m. La città principale si chiama Kilindoni e si trova sulla costa occidentale e nel complesso su Mafia Island vivono oltre 40.000 persone. L'economia si basa su attività basiche come la pesca e l'agricoltura, ma ultimamente sta crescendo il turismo, visto il clima tropicale e le spiagge e il mare incantevoli. Pensate che nel 1995 il WWF finanziò qui l'istituzione del primo parco marino protetto della Tanzania. Sull'isola si possono riscontrare due stagioni abbastanza definite, seguite da periodi più eterogenei: una stagione delle piogge, tra marzo e maggio, e una secca, tra luglio e ottobre.
Per raggiungere Mafia Island si può prendere l'aereo a Dar es Salaam, la più grande città della Tanzania, oppure utilizzare le imbarcazioni che partono da Nyamisati, una località sulla costa del Paese. In questo caso il viaggio fino a Kilindoni dura quasi 5 ore e costa l'equivalente di circa 6 €.
La storia dell'isola
Come molte altre isole che si trovano nell'oceano Indiano, Mafia Island ha avuto un ruolo rilevante nei traffici commerciali tra Oriente e Occidente. Si trova infatti lungo alcune delle rotte che coinvolgevano India, Medio oriente, Africa orientale ed Europa. Fu anzitutto un luogo di scalo dove riparare le navi e approvvigionarsi di acqua e viveri e nel corso della storia è stata un approdo per popoli molto diversi tra loro tra cui Egiziani, Omani, Greci, Romani, Arabi, Cinesi, Turchi, Portoghesi e Francesi.
Nel 1890 la Germania comprò l'isola da un sultanato locale, mentre nel 1915 il Regno Unito ne prese possesso come base di appoggio per la Prima Guerra Mondiale. L'indipendenza arrivò, come per tutta la Tanzania, tra il 1961 e il 1977.