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22 Ottobre 2023
14:00

Quali sono i servizi segreti israeliani? Il Mossad e le altre agenzie d’intelligence

Abbiamo sentito parlare tutti del Mossad, il celebre e temuto servizio segreto israeliano. Esso, però, non è l’unica agenzia di intelligence dello Stato ebraico, che dispone di anche di organismi per lo spionaggio e per la sicurezza interna.

A cura di Erminio Fonzo
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Quali sono i servizi segreti israeliani? Il Mossad e le altre agenzie d’intelligence
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Israele dispone di efficienti agenzie di intelligence per l'azione di spionaggio e controspionaggio e per le questioni di sicurezza dello Stato. Le principali sono l’Aman, preposto alla raccolta di informazioni in ambito militare; lo Shin Bet, che si occupa della sicurezza interna e dei Territori palestinesi; il Mossad, incaricato delle operazioni all’estero.

Nel corso degli anni gli agenti segreti israeliani hanno raccolto informazioni di fondamentale importanza e sventato innumerevoli minacce. Tuttavia, sono stati anche accusati di torturare i prigionieri e hanno provocato diversi incidenti diplomatici. I servizi segreti, infatti, non sono infallibili, né in Israele né in altri Paesi, come dimostra la mancata prevenzione della recente operazione Alluvione al-Aqsa del 7 ottobre 2023 con cui Hamas ha colto di sorpresa Israele.

Attenzione: la questione israelo-palestinese è estremamente complessa e delicata e siamo consapevoli che ogni tipo di sintesi rischia di omettere informazioni; pertanto questo articolo va visto nell’insieme dei contenuti che abbiamo proposto e che proporremo nei prossimi giorni. Vi invitiamo quindi a non perderli: potete trovare tutto nella categoria Guerra Israele-Palestina del nostro sito. Sappiate che il nostro scopo è di far capire la situazione geopolitica con la massima neutralità e stimolare l’interesse per ulteriori approfondimenti.

Le origini e la struttura dell’intelligence israeliana

Prima della fondazione di Israele, l’Haganah, principale formazione militare degli insediamenti ebraici in Palestina, disponeva di un servizio di intelligence, noto come Shai e specializzato nell’infiltrazione tra gli arabi. Nel 1938, inoltre, nacque il Mossad LeAliyah Bet (Istituto per l’immigrazione B), che doveva occuparsi di favorire l’immigrazione degli ebrei in Palestina, illegale secondo le leggi del Mandato britannico.

Emigranti ebrei in Palestina negli anni '40
Emigranti ebrei in Palestina negli anni ’40.

Dopo la nascita di Israele, i servizi furono riformati e alla fine degli anni ’40 nacquero tre istituti, che ancora oggi costituiscono le principali agenzie di intelligence dello Stato ebraico:

  • il Mossad, responsabile del coordinamento e delle operazioni speciali all’estero;
  • l’Aman, deputato allo spionaggio militare;
  • lo Shin Bet (o Shabbak), incaricato della sicurezza interna.

Le competenze dei tre organi si sono in alcuni momenti sovrapposte (in origine, per esempio, l’Aman aveva compiti molto vasti, non esclusivamente militari) e le rispettive competenze non sono rese note al pubblico. Quel che è certo è che sin dalla fondazione, le tre agenzie di intelligence sono state coinvolte continuamente nelle guerre contro i Paesi arabi, nel conflitto con la Palestina e in altre operazioni.

Il Mossad

Logo del Mossad
Logo del Mossad.

Il Mossad (letteralmente Istituto, inteso come Istituto per l’intelligence e le operazioni speciali) è il servizio segreto israeliano più noto. Risponde direttamente al primo ministro e, per quello che si sa, è stato protagonista di centinaia di operazioni finalizzate alla raccolta di informazioni, all’uccisione di militanti nemici e all’infiltrazione di spie.

Dal 1953 al 1963 il Mossad fu diretto da Isser Harel, considerato il padre dell'intelligence israeliana, che guidò l’agenzia nella sua azione più famosa: la cattura in Argentina del gerarca nazista Adolf Eichmann, che fu condotto in Israele e poi condannato a morte da un tribunale. Nello stesso periodo il Mossad riuscì a infiltrare un suo agente, Eli Cohen, ai vertici dell’establishment politico della Siria, ricevendo informazioni preziosissime fino al 1965, quando Cohen fu scoperto e condannato all'impiccagione.

Tra le altre operazioni, è molto nota la rappresaglia effettuata dopo l’attentato delle Olimpiadi di Monaco 1972, nel corso delle quali un commando palestinese aveva catturato e ucciso undici atleti israeliani. Dopo le Olimpiadi, il Mossad eliminò numerosi militanti che riteneva collegati all’attentato, ma commise un errore in Norvegia nel 1973, uccidendo un uomo innocente che somigliava all’obiettivo e creando perciò un caso diplomatico.

Tre anni più tardi, le informazioni raccolte dal Mossad furono essenziali per l’operazione Entebbe, cioè la liberazione di ostaggi detenuti in Uganda.

Commandos dell'Operazione Entebbe (credit IDF Spokesperson's Unit)
Commandos dell’Operazione Entebbe. Credits: IDF Spokesperson’s Unit.

Talvolta il Mossad ha operato anche in Italia. Nel 1986, per esempio, alcuni agenti rapirono a Roma Mordechai Vanunu, un ex dipendente della centrale nucleare di Dimona, che aveva rivelato alla stampa informazioni segrete sulla bomba atomica israeliana.

Per gli anni recenti, si può presumere che le attenzioni dell’agenzia siano rivolte soprattutto ai Paesi ostili, come l’Iran.

L’Aman

Logo dell'Aman
Logo dell’Aman.

Aman è l’acronimo di Agaf HaModi'in, cioè “sezione di intelligence”. È indipendente dalle tre forze armate e risponde direttamente al capo di stato maggiore della difesa. Si stima che sia il servizio segreto israeliano con il maggior numero di dipendenti, ma il dato esatto non è noto.

L’Aman ha realizzato numerosissime operazioni di spionaggio militare, ma è stato anche responsabile di un grave fallimento, l’affare Lavon del 1954: alcuni agenti fecero esplodere degli ordigni a basso potenziale in Egitto, presso edifici di proprietà statunitense e britannica, allo scopo di far ricadere la colpa sull’estremismo egiziano e minare la credibilità del governo del Cairo.  L’operazione, però, fu scoperta e in Israele provocò un terremoto politico.

Oggi l’Aman, per quello che è noto, è diviso in numerose sezioni, tra le quali l’Unità 8200, specializzata in spionaggio elettronica e guerra nel cyberspazio, e reparti pe le singole forze armate.

Tra i direttori dell’agenzia vi sono stati Chaim Herzog, presidente di Israele dal 1983 al 1993 (nonché padre dell’attuale presidente Isaac Herzog), ed Ehud Barak, diventato premier di Israele negli anni 1999-2001.

Lo Shin Bet

Logo dello Shin Bet
Logo dello Shin Bet.

Shin Bet è l’acronimo di Sherut haBitaẖon haKlali, “Servizio di sicurezza generale”, abbreviato anche in Shabbak. È responsabile della sicurezza interna, compresi i Territori palestinesi, e tra i suoi principali compiti figurano il controspionaggio, la raccolta di informazioni su potenziali minacce e la protezione dei leader e dei luoghi sensibili.

Diretto da Isser Harel fino al 1952, nel corso degli anni lo Shin Bet ha ottenuto successi molto importanti. Nel 1956, per esempio, riuscì a ottenere una copia del discorso del celebre discorso con li quale il leader sovietico Kruscev condannò i crimini di Stalin.

Dopo la Guerra dei Sei giorni del 1967, lo Shin Bet si è occupato soprattutto del controllo dei Territori palestinesi e ha ricevuto forti critiche per i suoi metodi di interrogatorio dei prigionieri: già nel 1968 la Croce Rossa accusò gli agenti di torturare i reclusi e nel 1987 una commissione del Parlamento israeliano riconobbe che usavano metodi basati sulla forza fisica; in anni più recenti le accuse sono stare rilanciate da Amnesty International e dall’organizzazione israeliana B’Tselem. Lo Shin Bet ha replicato di servirsi solo di metodi di pressione psicologica.

Dopo l’operazione Alluvione al-Aqsadi Hamas, il direttore dello Shin Bet si è assunto la responsabilità per non aver saputo prevenire l’attacco.

Le altre agenzie di intelligence israeliane

Nel corso degli anni, ai tre servizi principali si sono aggiunti gli uffici di investigazione dei corpi di polizia. Inoltre dal 1952, quando fu sciolto il Mossad LeAliyah Bet, è in funzione il Nativ, deputato a facilitare l’emigrazione degli ebrei dai Paesi del blocco sovietico. L’agenzia è ancora attiva, sia pure con compiti diversi.

Tra il 1957 e il 1986 è stato attivo anche il Lekem, un ente per la raccolta di informazioni tecnico-scientifiche, che negli anni ‘80 si rese responsabile di spionaggio ai danni degli Stati Uniti attraverso il reclutamento di un agente americano, Jonathan Pollard. Nel 1986, quando Pollard fu arrestato dalla polizia statunitense, il Lekem fu smantellato.

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