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1 Ottobre 2022
7:30

Quali sono i tempi di degradazione dei rifiuti in mare e negli oceani?

Che fine fa una bottiglia di plastica gettata nel mare e cosa si intende quando si parla di degradazione dei materiali?

A cura di Arianna Izzi
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Quali sono i tempi di degradazione dei rifiuti in mare e negli oceani?
degradazione materiali mare

I tempi di degradazione dei materiali corrispondono al lasso di tempo necessario perché questi si disgreghino completamente nell’ambiente circostante e dipendono sia dalla natura dei materiali che dai luoghi in cui avviene il tutto. Quando finiscono in mare e negli oceani sotto forma di rifiuti, tutti i materiali vanno inevitabilmente incontro a fenomeni di degradazione. Nel caso dei polimeri, ad esempio, le catene dei monomeri di cui sono composti si frammentano gradualmente in parti più semplici, le molecole originarie. Vediamo le principali tipologie di materiali che finiscono nei mari e negli oceani e capiamo come e quanto tempo impiegano per degradarsi.

Tempi di degradazione della plastica

Quella delle plastiche in mare rappresenta una delle più complesse e discusse problematiche ambientali degli ultimi decenni. Sappiamo bene che circa l’80% di tutta la plastica riversata nei mari proviene dai fiumi e che, una volta raggiunti gli oceani, forma vere e proprie isole di plastica.
Ma quanto tempo impiega la plastica per degradarsi? Di risposta non ne esiste una sola perché di plastiche ce ne sono moltissime e si tratta di materiali molto diversi l’uno dall’altro. Inoltre, l’attività enzimatica dei microrganismi, che di solito lavora bene in presenza di rifiuti organici, non funziona nel caso della maggior parte delle plastiche. Questo è il motivo per cui i piccoli frammenti di plastica – le cosiddette microplastiche – continuano a rappresentare un problema per gli ecosistemi e per la salute umana visto che riescono ad entrare e accumularsi nella catena alimentare.

tempi di degradazione della plastica

Per quanto riguarda i vari tempi di degradazione, troviamo al primo posto i fili da pesca che impiegano fino a 600 anni. Seguono pannolini, assorbenti bottiglie di plastica per i quali sono necessari fino a 450 anni. Per un sacchetto di plastica non biodegradabile, invece, servono circa 20 anni.
Una piccola curiosità: la degradazione delle plastiche in mare dipende anche dalla posizione dei rifiuti nella colonna d’acqua. Se, come accade per gli oggetti galleggianti, le plastiche si trovano in superficie saranno soggette alla luce, agli agenti atmosferici (pioggia, vento ecc.) e allo sfregamento con altri materiali; tutto questo può in molti casi accelerare i processi di frammentazione e successiva degradazione.

plastica mare

Tempistiche di degradazione del vetro

Quando diciamo “vetro” ci riferiamo a tutta una serie di materiali amorfi (senza una struttura cristallina definita) traslucidi o trasparenti, composti principalmente da silicati. Teoricamente, la maggior parte del vetro è riciclabile all’infinito: questo materiale, infatti, non perde la sua qualità né la purezza anche quando viene fuso e lavorato più e più volte.
I problemi relativi al fine vita del vetro sono però due:

  1. Percentuale di vetro riciclato: considerando che nel 2021 la percentuale di vetro riciclato in Italia si attesta al 76,6% (superando gli obiettivi europei fissati al 75% entro il 2030) nel 2018 su scala globale questa percentuale si aggira solamente attorno al 21%. In Italia possiamo dire di essere abbastanza bravi.
  2. Tempi di degradazione lunghissimi: se gettato in mare, il vetro è praticamente impossibile da degradare. Sono necessari moltissimi anni, da qualche migliaio fino a un milione di anni perché questo accada (Abdallah, 2009).

Di inquinamento da vetro non si parla molto perché questo materiale è considerato inerte, quindi non particolarmente tossico per animali e piante se disperso nell’ambiente. Nonostante questo, negli ultimi tempi sono sempre più numerosi gli studi che hanno l'obiettivo di indagare le reali minacce di questo materiale, date soprattutto dalla crescente presenza di micro e nanoparticelle di vetro nei mari, negli oceani e anche nei suoli di tutto il mondo che, proprio a causa delle dimensioni ridotte, entrano nella catena alimentare (Kumari et al., 2022).

ciottoli vetro

Tempi di degradazione dell'alluminio

Di alluminio ne produciamo tantissimo, circa 67 milioni di tonnellate nel solo 2021 secondo le stime dell’International Aluminium Institute (IAI). Pensate che ogni anno utilizziamo più di 80 miliardi di lattine di alluminio e che, secondo un calcolo dell’Agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti (EPA), riciclarne anche una sola ci permette di salvare tanta energia quanta ne serve per tenere accesa la TV per circa tre ore.
Come (e più) del vetro, l’alluminio è un materiale riciclabile, dal quale possiamo ottenere nuova materia prima praticamente identica all'originale.
Purtroppo però, si tratta di un materiale molto resistente se disperso nell’ambiente e se per riciclarlo correttamente bastano pochi mesi, nell’oceano una lattina può impiegare anche più di 200 anni per degradarsi (NOAA, Woods Hole Sea Grant).

lattina spiaggia

Tempistiche per la degradazione della carta

Il destino che dovremmo sempre augurarci per il fine vita di carta e cartone è senza dubbio quello del riciclo della carta.
In mare o negli oceani, questi materiali si degradano in tempi più veloci rispetto a metalli o plastiche: l'intervallo di tempo per quasi tutte le tipologie di carta va dalle 6 settimane per un giornale fino ai 2 mesi per una scatola di cartone. Dobbiamo tener conto, però, che questi materiali sono spesso stampati e che gli inchiostri utilizzati potrebbero rappresentare un'ulteriore minaccia per gli ecosistemi marini.

degradazione carta

Bibliografia

Beltrán-Sanahuja, Ana; Casado-Coy, Nuria; Simó-Cabrera, Lorena; Sanz-Lázaro, Carlos (2019). Monitoring polymer degradation under different conditions in the marine environment. Environmental Pollution, (), 113836–. doi:10.1016/j.envpol.2019.113836
EPA: https://archive.epa.gov/epawaste/conserve/smm/wastewise/web/html/factoid.html
Kumari, S., Agarwal, S., Khan, S. Micro/nano glass pollution as an emerging pollutant in near future. Journal of Hazardous Materials Advances, 2022.

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