
Oggi, venerdì 24 maggio alle ore 5:29, una scossa di magnitudo 3.9 si è verificata nel Mar Ionio settentrionale, a circa 80 km dalle coste della Puglia e 50 km dall'isola di Corfù, in Grecia. Il sisma, come confermato anche dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha fatto registrare una profondità di circa 10 km e, vista la lontananza dalle coste italiane, è stata avvertita dalla popolazione non ha causato né danni né feriti.
Attenzione, è bene essere chiari fin da subito: questo sisma non ha nulla a che fare con le scosse registrate negli ultimi giorni ai Campi Flegrei, perché si tratta di sorgenti sismiche totalmente differenti. Nello specifico, l'attività sismica nei Campi Flegrei è di origine vulcanica, mentre il terremoto di oggi è legato al movimento di faglie, nella fattispecie dal sistema Kerkyra offshore rappresentato con un rettangolo arancione nell'immagine sottostante.

Dal punto di vista storico si tratta di un'area all'interno della quale non sono mai stati registrati terremoti particolarmente intensi. L'unico degno di nota è del 1743, rappresentato qui di seguito con un quadrato rosso.

Nel caso dei Campi Flegrei invece la causa dei terremoti è il bradisismo, un fenomeno di origine vulcanica che causa un periodico innalzamento e abbassamento del livello del suolo: durante le fasi ascendenti si possono verificare numerosi sismi anche piuttosto intensi. In questi casi si parla di crisi bradisismiche, come quella nella quale si troviamo ormai dal 2005 o quella che coinvolse l'area tra il 1982 e il 1984.
Ma per quale motivo in Italia ci sono così tanti terremoti? Per rispondere a questa domanda, ecco un video ad hoc che abbiamo realizzato sull'argomento: