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3 Settembre 2024
18:32

Percorrere l’Africa in bici per oltre 12mila km, da sud a nord: intervista a Lorenzo Barone

Nel 2020 il viaggiatore e avventuriero Lorenzo Barone ha percorso oltre 12mila km in bici, attraversando l'Africa dall'estrema punta meridionale del continente, in Sudafrica, fino a nord, in Egitto. Lungo il tragitto è stato arrestato, ha affrontato le tempeste di sabbia del Sahara e ha fatto incontri straordinari. L'abbiamo intervistato.

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Percorrere l’Africa in bici per oltre 12mila km, da sud a nord: intervista a Lorenzo Barone
Intervista a Lorenzo Barone
Viaggiatore ed esploratore
intervista lorenzo barone africa in bici

Lorenzo Barone è un giovane viaggiatore e avventuriero italiano. È nato nel 1997 a Roma e ha già compiuto imprese notevoli, soprattutto in bici, come una lunga traversata invernale della Siberia. L'abbiamo intervistato per farci raccontare in particolare un'avventura che ha vissuto nel 2020: Lorenzo è partito da Capo Agulhas in Sudafrica, il punto più a sud del continente africano, e ha percorso in bicicletta oltre 12mila km arrivando a Porto Said, in Egitto, all'estremo opposto e nord dell'Africa. Ha impiegato in totale 106 giorni, di cui alcuni (15 giorni) durante i quali non ha pedalato ma ha dovuto attendere di ricevere dei visti per poter passare da una frontiera all'altra di alcuni dei 10 Paesi africani che ha attraversato. Nel corso del viaggio ha vissuto esperienze memorabili, positive e negative, dal calore umano e l'allegria soprattutto dei bambini che ha incontrato lungo il percorso fino a un arresto temporaneo e senza motivo avvenuto nel nord dell'Etiopia. Nel video qui sopra trovate l'intervista completa, mentre di seguito riassumiamo in breve alcuni degli spunti più interessanti emersi nella chiacchierata.

Lorenzo parte sempre sull'onda della curiosità e della volontà di mettere alla prova se stesso in condizioni ambientali e sociali diverse e spesso estreme. Cerca di essere quanto più indipendente durante i viaggi, portando sempre con sé un fornello a gas e una tenda, così da mangiare e dormire come e quando vuole. In Africa ha mangiato soprattutto riso o street food locale e dormito quasi sempre a bordo strada, non troppo in vista ma neanche troppo vicino al territorio di stazionamento e spostamento di eventuali animali selvatici. A questo proposito la specie di grandi dimensioni che ha incontrato più spesso è stata l'elefante – intere famiglie gli hanno attraversato la strada – mentre l'animale che temeva di più è stata la zanzara, responsabile di provocare moltissimi casi di malaria e altre malattie in varie parti dell'Africa.

Il momento più buio e potenzialmente pericoloso del viaggio è stato un arresto temporaneo avvenuto nel nord dell'Etiopia e operato dalle forze armate locali. Lorenzo è stato poi rilasciato, ma per qualche ora ha temuto di poter essere ucciso o sequestrato. I momenti più belli invece hanno coinciso con il passaggio in vari villaggi e città, all'interno dei quali la popolazione locale e soprattutto i bambini hanno spesso accolto Lorenzo con sorpresa ed entusiasmo.

Un'ultima sfida vissuta durante il viaggio è stato attraversare il Sahara: i venti caldi e le tempeste di sabbia battevano verso sud, rendendo la marcia verso nord molto faticosa e difficoltosa. Lorenzo ha così deciso di pedalare di notte, più fresca e meno impegnativa.

Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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